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18 SETTEMBRE 2016
La Sicilia e la rimodulazione della rete ospedaliera: a chi non credere?



Gentile direttore,
con il caos scoppiato a seguito della pubblicazione del documento inviato in data 3 agosto dall'Assessorato alla Salute sulla rimodulazione della rete ospedaliera siciliana al relativo Ministero è iniziato un vero e proprio "Festival delle Menzogna". Un continuo susseguirsi di dinieghi e accuse in una complicata trama politica in cui sembrerebbero tutti avere torto senza però esserci alcun colpevole.

Dall'Assessore Gucciardi per passare al Governatore Crocetta per terminare con il Ministro Lorenzin il massimo comune divisore sembrerebbe uno: Tagli agli ospedali.
Quello che offende l'onestà intellettuale dei siciliani tutti è il fatto si continui a parlare di concorsi di fronte al diktat assoluto imposto dal ministero alla Salute di effettuare: senza tagli nessun concorso.

Sembrerebbe un ossimoro il fatto che un taglio alla sanità possa generare un concorso.
Anzi: il fatto che si effettuino dei tagli genererà inevitabilmente eccedenze di personale.
Nessuno vuole assumersi la responsabilità morale che, dietro a questa "farsa alla siciliana" si celi (malamente) la volontà di farne una vera e propria campagna elettorale preparatoria alle elezioni regionali che, come ognuno di noi sa, sono alle porte.

Ci sono argomenti come precariato, stabilizzazioni, tempo determinato che occorre indispensabilmente "tenere a bada" poiché ognuno di costoro vota, verosimilmente ha famiglia e quindi, ineludibilmente è, più o meno consapevolmente, parte integrante del sistema clientelare da sempre alla base del sistema politico.

Nell'attesa di capire quello che potrà succedere nei prossimi giorni una cosa appare certa.
Stante così le cose e con i tagli imposti dal ministero per la Sicilia non sarà una rimodulazione ospedaliera ma una vera e propria "macelleria sociale"  più tecnicamente definita efficientamento della sanità.

Osvaldo Barba
Dirigente Nazionale Nursind

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