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Lunedì 19 SETTEMBRE 2016
Mesotelioma. Ufim e Rete oncologica del Piemonte lavoreranno insieme

“Rispondiamo alle richieste del territorio e rafforziamo la sinergia”, afferma l’assessore alla Sanità piemontese Antonio Saitta. Per il miglioramento del processo assistenziale “si conferma e si implementerà il lavoro ed il riferimento di Ufim presso la comunità di Casale Monferrato”, mentre per i trattamenti innovativi “il riferimento sarà l’azienda ospedaliera di Alessandria in stretta relazione con l'ospedale di Casale Monferrato”.

Positiva riunione a Torino, nella sede dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, per il rafforzamento dell’Ufim, l’Unità funzionale interaziendale tra l’azienda ospedaliera di Alessandria e l’Asl di Alessandria per la diagnosi e terapia del mesotelioma, diretta da Federica Grosso. “Il direttore generale dell’assessorato Fulvio Moirano ha riunito il direttore della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta Oscar Bertetto con i due direttori generali dell’Aso Giovanna Baraldi e dell’Asl Gilberto Gentili per mettere a punto un piano di azione comune e condiviso con la Regione Piemonte che coinvolga a pieno entrambe le realtà, come il territorio ci chiede con forza”. Lo spiega in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta.

Per il miglioramento del processo assistenziale, spiega la nota della Regione Piemonte, “si conferma e si implementerà il lavoro ed il riferimento di Ufim presso la comunità di Casale Monferrato, dove il mesotelioma è stato responsabile di una tragedia collettiva di enormi dimensioni. Per quanto riguarda i trattamenti innovativi che richiedono tecnologie ed esperienze, il riferimento sarà l’azienda ospedaliera di Alessandria (grazie alle strumentazioni di cui è dotata) in stretta relazione con l'ospedale di Casale Monferrato”.

“L’incontro a Torino  - commenta ancora Saitta - è stata l’occasione per riconfermare il valore della scelta Ufim, per ribadire con forza la sinergia tra due aziende da sviluppare ulteriormente in termini di integrazione e la necessità di lavorare all' interno della nostra Rete Oncologica regionale per rispondere in modo omogeneo a tutti i casi di mesotelioma del territorio attraverso la diffusione del 'percorso diagnostico terapeutico' sviluppato da Ufim in questi anni”.

Saitta conclude con la previsione di un ulteriore sviluppo particolarmente importante: “La Rete Oncologica regionale guidata da Oscar Bertetto – dice l’assessore -  ha individuato Ufim come possibilità di diffusione del modello assistenziale nel mesotelioma. Mi pare una proposta su cui lavorare con impegno, per consolidare il ruolo di Ufim in una battaglia quotidiana contro una malattia che al Piemonte è costata troppo dolore” .

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