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Giovedì 29 SETTEMBRE 2016
Enpam sicura. Sigm: “Parlamento affronti il problema in ddl Lorenzin attraverso una vera riforma delle istituzioni di rappresentanza”

Questo l'appello lanciato alla commissione Affari Sociali dai Giovani medici. "È necessario intraprendere ogni azione utile per interrompere alla radice la pericolosa connivenza tra potentati e ruoli di rappresentanza ovvero la confusione che sussiste tra la variegata costellazione delle sigle sindacali e gli organi di governo e rappresentanza della Professione. Ciò che sta accadendo in Enpam è la manifestazione di una malattia ben più diffusa".

Anche i Giovani medici del Sigm intervengono sul caso Enpam sicura richiamando l'attenzione del Parlamento su una "malattia" ben più diffusa e radicata. I giovani camici bianchi puntano il dito contro la "pericolosa connivenza tra potentati e ruoli di rappresentanza ovvero la confusione che sussiste tra la variegata costellazione delle sigle del mondo sindacale e gli organi di governo e rappresentanza della Professione". Proprio per questo si appellano ai deputati della commissione Affari Sociali, che al momento stanno lavorando sul ddl Lorenzin sulla riforma degli Ordini e le sperimentazioni cliniche, affinché  tengano conto di tali criticità e favoriscano "meccanismi che affrontino e risolvano il problema applicando una reale riforma delle istituzioni di rappresentanza delle professioni e non un mero restyling come finora avvenuto".

La Sigm, nella nota, fa poi un passo indietro ripercorrendo il "casus belli" da cui tutto è nato: la presunta mala gestione della Srl “ENPAM Sicura” e i presunti danni economici che ne sarebbero derivati a soli dodici mesi dall'apertura della controllata di unica proprietà di Enpam nata con la mission di aprire le attività dell’Ente al mercato del brokeraggio assicurativo.

"Molte voci si stanno affannando nelle ultime ore per dire la propria su questa vicenda, quasi tutte provenienti dal mondo dei sindacati medici. Curioso, però, che proprio gli accordi tra sindacati medici siano stati non solo l’humus da cui è nata e poi abortita Enpam Sicura Srl, presieduta dall’ormai ex segretario Fimmg Milillo e dotata di un CdA appaltato ai segretari dei principali potentati sindacali, bensì rappresentino l’impalcatura stessa sulla quale si regge, grazie allo statuto approvato soltanto due anni fa, l’intera macchina di governo di una Fondazione che amministra gli oltre 18 miliardi di patrimonio di proprietà di tutti i medici e odontoiatri italiani", spiega il Sigm.

"Nell’ultimo anno spesso Enpam è finita sotto i riflettori e sulle pagine dei giornali, non solo con ENPAM Sicura: ricordiamo le polemiche estive scatenate dall’apparente volontà della Fondazione di cedere alle lusinghe del Governo per investire nel fondo Atlante 2 nonché le notizie riportate in articoli a firma di analisti ed esperti finanziari che, descrivendo i deludenti risultati degli ingenti investimenti immobiliari fatti intempestivamente in Gran Bretagna nel bel mezzo del referendum sul Brexit, stanno negli ultimi giorni generando preoccupazione tra i contribuenti", prosegue la nota.

"Non entriamo nel merito, attendiamo che la questione Enpam Sicura venga chiarita nelle sedi opportune così come attendiamo le spiegazioni che il Presidente Enpam vorrà dare all’Assemblea Nazionale sui temi in questione durante la prossima adunanza. Di sicuro, però, solleviamo il tema strutturale: l’Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Medici non può esimersi dal correre ai ripari e dotarsi di strumenti di certificazione di accountability e trasparenza degni di tal nome né di essere territorio di esclusivo appalto di minoranze organizzate come quelle rappresentate dal mondo sindacale medico che, attraverso il controllo di maggioranze relative presso gli OMCeO provinciali nonché delle rappresentanze elette secondo i dettami di un pessimo nuovo statuto, tengono sotto scacco in modo autoreferenziale un patrimonio che appartiene a tutti i medici e odontoiatri italiani", sottolineano i Giovani medici.

Sigm in più occasioni avevano richiesto l’adozione di un sistema maggioritario per l’elezione degli organi di governo della Fondazione a suffragio universale, al pari di quanto avviene per le Casse Previdenziali Private di altre professioni, con la convinzione che tale iniziativa potesse "favorire non solo la partecipazione attiva delle giovani generazioni di contribuenti alla definizione delle Politiche Previdenziali dell’ENPAM bensì anche una strutturazione dell’intera Fondazione a reale somiglianza dei suoi contribuenti".

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