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Martedì 04 OTTOBRE 2016
Caso Cucchi. Per i periti la morte improvvisa per epilessia “è la causa più probabile”

Questa 'ipotesi "dotata di maggiore forza ed attendibilità" adottata dai periti nominati dal gip Elvira Tamburelli nell'ambito dell'inchiesta bis avviata per accertare la natura, l'entità e l'effettiva portata delle lesioni patite da Stefano Cucchi, il geometra romano morto il 22 ottobre 2009 una settimana dopo il suo arresto per droga.

"Morte improvvisa ed inaspettata per epilessia in un uomo con patologia epilettica di durata pluriennale, in trattamento con farmaci anti-epilettici". Per i periti nominati dal gip Elvira Tamburelli nell'ambito dell'inchiesta bis avviata per accertare la natura, l'entità e l'effettiva portata delle lesioni patite da Stefano Cucchi, il geometra romano morto il 22 ottobre 2009 una settimana dopo il suo arresto per droga, è questa l'ipotesi "dotata di maggiore forza ed attendibilità".
 
Ad ogni modo gli stessi periti sottolineano come i dati raccolti "non consentono di formulare certezze sulla(e) causa(e) di morte". L'altra ipotesi avanzata è quella riconducibile "alla recente frattura traumatica di S4 associata a lesione delle radici posteriori del nervo sacrale". Queste due ipotesi, per i periti sarebbero "entrambe possibili", ma "la prima, a nostro avviso, dotata di maggiore forza ed attendibilità nei confronti della seconda". "Le lesioni riportate da Stefano Cucchi dopo il 15 ottobre 2009 non possono essere considerate correlabili causalmente o concausalmente, direttamente o indirettamente anche in modo non esclusivo, con l'evento morte". 
 
Le fratture e il globo vescicale "sono la causa di morte (di Stefano Cucchi, ndr) da noi sempre sostenuta in questi anni, che a differenza dell'epilessia ha elementi oggettivi e riscontrati dagli stessi periti". Così in un post su Facebook Ilaria Cucchi che, dopo la perizia nel processo bis, si dice fiduciosa che "avremo un processo per omicidio".
 
"Il perito Introna - sostiene Ilaria Cucchi - dice in buona sostanza che coloro che lo hanno violentemente pestato rompendogli la schiena in più punti non sono responsabili della sua morte per il fatto che il terribile globo vescicale che ha fermato il suo cuore non si sarebbe formato se non ci fosse stata la responsabilità degli infermieri".
 
"Gli unici dati oggettivi scientifici che la perizia riconosce sono: il riconoscimento della duplice frattura della colonna e del globo vescicale che ha fermato il cuore - scrive Cucchi - Con una perizia così ora sappiamo che finalmente abbiamo ottime possibilità di vedere processati gli indagati per omicidio preterintenzionale. Con buona pace dei medici e degli infermieri che vengono continuamente assolti".

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