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Mercoledì 05 OTTOBRE 2016
Premio Zanibelli. Vince Petit con il libro “Salgo a fare due chiacchiere”

A Palazzo Farnese la cerimonia del riconoscimento letterario sulle tematiche sanitarie. “Briciole di me” di Michela Boero si aggiudica il premio nella categoria Scrittori Esordienti. Presente all’evento il Ministro Lorenzin: ”I libri di questa rassegna sono un grande messaggio di speranza”.

Si è svolta a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, la cerimonia di premiazione della quarta edizione del premio letterario “Leggi in Salute – Angelo Zanibelli”, riconoscimento in ambito sanitario e letterario istituito da Sanofi nel 2013 per promuovere e sostenere la narrazione sulla salute come strumento di cura nel percorso della malattia.
 
La giuria, presieduta da Gianni Letta e formata da personalità del giornalismo, dell’imprenditoria, della medicina della cultura italiana, ha proclamato vincitore il libro “Salgo a fare due chiacchiere” (Edizioni San Paolo) di Cristina Petit. Il romanzo, basato su una storia realmente accaduta, racconta da più punti di vista l’evolversi di un anno di vita sospesa di Luciano, paziente in stato vegetativo in seguito a un incidente: sua figlia Irene, un gruppo di ragazzi prossimi alla maturità che fanno volontariato alternandosi nel reparto dell’ospedale dove è ricoverato, il medico che lo ha in cura.

Il premio della categoria Esordienti Under 35 è stato conferito a Michela Boero per il libro “Briciole di me” (Self Publishing), diario autobiografico che racconta l’esperienza di una ragazza che affronta l’anoressia. L’opera è una testimonianza e una messa a nudo di quelle che sono le battaglie quotidiane che chi è affetto da tale malattia si trova ad affrontare: ansie, paure, sconfitte ma anche sogni, speranze ed obiettivi che giornalmente l’autrice si pone affinchè sia lei a vincere e non l’anoressia.

L’evento si è svolto alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: ”Questo premio rappresenta la forza delle parole, quelle ci fanno comprendere la malattia, sia per chi è malato che per chi non lo è, le parole che curano e che ci guariscono. I libri che si riuniscono in questa rassegna sono un grande messaggio di speranza, anche per chi avrà la fortuna di non incrociarsi mai con la malattia, ma poterla conoscere e avere uno sguardo diverso sulla vita è una cosa molto importante”.

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