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Giovedì 06 OTTOBRE 2016
Ddl concorrenza. Fnpi: “Lobby frenano iter del provvedimento”

Per il presidente della Federazione nazionale delle parafarmacie italiane, Davide Gullotta, l'eventuale rinvio del disegno di legge a dopo il referendum costituzionale non farebbe che confermare che "il Paese è saldamento in mano a quei gruppi di potere che con i loro veti incrociati da sempre frenano ogni cambiamento per mantenere inalterati i loro privilegi".

"L'eventuale rinvio del ddl concorrenza a dopo il Referendum confermerebbe una volta per tutte un dato di fatto: questo Paese è saldamente in mano a quei gruppi di potere che con i loro veti incrociati da sempre frenano ogni cambiamento con l'esclusivo intento di mantenere inalterati i propri privilegi". Lo dichiara il presidente delle Parafarmacie italiane, Davide Gullotta.
 
"Il disegno di legge Concorrenza é lo spaccato di un'Italia che a parole vuole cambiare ma nei fatti continua a mantenere un sistema anti meritocratico e legato ai privilegi di pochi - precisa Gullotta -. Continuiamo ad ascoltare anche da parte del Premier Renzi dichiarazioni a favore dei giovani professionisti e delle piccole imprese, ma di fatto ad oggi l'unico tentativo concreto (sebbene non risolutivo) messo in campo a favore della categoria dei farmacisti sono state le 'Lenzuolate bersaniane'".

La Fnpi denuncia da sempre un sistema di accesso alla professione che ad oggi si basa sul censo o sul diritto ereditario. "A fronte di un meccanismo così arcaico il governo invece di creare una vera meritocrazia o premiare chi ha investito in nuove aziende, definisce come un errore le parafarmacie e apre alle multinazionali estere - dichiara Gullotta -. Le parafarmacie sono una realtà da cui non si può più prescindere: chi governa rivolga piuttosto lo sguardo verso chi in questi anni - nonostante l'immobilismo legislativo - ha creato lavoro, presidi di salute sul territorio e un punto di riferimento dove trovare un professionista laureato e competente con cui confrontarsi. Il cittadino consumatore é dalla nostra parte".  

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