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Giovedì 13 OTTOBRE 2016
Fondi contrattuali. Sindacati contro i tagli. Ceriscioli: “Competenza di aziende e aree vaste”

Il presidente, in una nota congiunta con il Dg dell’Asur, spiega che “da parte della Regione non c'è alcuna volontà né possibilità di tagliare”, ma “disponibilità a cercare strumenti per trovare un punto di incontro con i sindacati”. La costituzione dei fondi, precisano, “è un'operazione tecnica e non discrezionale, che segue determinate normative, e che attiene all'Asur”.

“Il tema relativo ai fondi contrattuali delle aziende, in particolare dell'Asur, è un tema molto tecnico e fuori dal campo della scelta politica e che non attiene alla contrattazione regionale. La costituzione dei fondi è infatti competenza esclusiva delle aziende e delle aree vaste”. Lo spiegano in una nota congiunta il presidente della Regione Luca Ceriscioli e il direttore generale dell'Asur Alessandro Marini, intervenendo sulle polemiche dei giorni scorsi che hanno visto i sindacati manifestare contro possibili tagli.

“Sarà l'Asur a fare una verifica sulla ricostruzione di tali fondi dal 2009 in poi. Un'operazione tecnica e non discrezionale, che segue determinate normative, e che attiene all'Asur che nel corso di questi anni ha elaborato gli atti e stabilito il fondo”, proseguono Ceriscioli e Marini. Che aggiungono: “Da parte della Regione non c'è nessuna volontà né possibilità di tagliare. Per quanto di propria competenza la Regione ha già espresso massima disponibilità a trovare strumenti per trovare un punto di incontro tra sindacato e azienda perché a noi stanno a cuore i lavoratori e le lavoratrici”.

Alcuni giorni fa Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil avevano diffuso una nota congiunta per contestare che, “in ordine al tema dei fondi aziendali 2015, destinati a finanziare quelle quote della retribuzione che vengono determinate attraverso la contrattazione aziendale, la Direzione Generale dell'Asur conferma, seppur rideterminata rispetto all’ipotesi originaria, la decurtazione dei Fondi nella misura di circa 2.059.000 euro rispetto al 2014, senza per altro produrre alcun documento contabile come richiesto dalle organizzazioni sindacali che ci avrebbe permesso di operare le dovute verifiche sulla corretta costituzione dei fondi”.

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