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Giovedì 13 OTTOBRE 2016
Tbc. Malattia  globalmente in calo ma nel 2015 ha causato più morti di Hiv e malaria. In italia una vittima al giorno. Il rapporto Oms

Nel nostro Paese i casi notificati nel 2015 sono stati 3.769 (oltre 10 al giorno), di questi, 120 sono di Tbc multiresistente. Nel mondo stimati 10,4 milioni di nuovi casi (5,9 milioni tra gli uomini, 3,5 milioni tar le donne e 1 milione tra i bambini). L'11% dei casi riguarda pazienti affetti da Hiv. Sei Paesi hanno il 60% di tutti i casi di Tbc in un anno: India, Indonesia, Cina, Nigeria, Pakistan e Sud Africa. IL RAPPORTO

"L'epidemia della Tbc è più ampia di quanto finora si credeva, e ciò riflette i nuovi dati dell'indagine provenienti dall'India". Nonostante questo il numero di morti è calato del 22% dal 2000 al 2015 e quello dei nuovi casi è sceso dell'1,2% rispetto all'anno precedente. Ma non mancano le note dolenti: dei 10,4 milioni di casi stimati  (5,9 milioni tra gli uomini, 3,5 milioni tar le donne e 1 milione tra i bambini), per esempio, solo 6,1 milioni hanno ricevuto una diagnosi, mentre il tasso di cura per le forme resistenti è fermo al 52%. Questi alcuni dati contenuti nel Rapporto Oms "Azioni globali e investimenti cadono molto al di sotto di quel che serve per far finire l'epidemia globale di Tbc".
 
Sei Paesi hanno il 60% di tutti i casi di Tbc in un anno: India, Indonesia, Cina, Nigeria, Pakistan e Sud Africa. E quest'ultimo ha il record di coinfezioni Tbc-Hiv. I morti sono stati 1,8 milioni, 400 mila dei quali avevano l'Hiv. Per quel che riguarda l'Italia, i casi notificati nel 2015 sono 3.769 (oltre 10 al giorno), 120 di Tbc multiresistente. Il 50% dei pazienti è italiano, in gran parte anziani, e il 50% straniero. Le stime sulla mortalità nel nostro Paese parlano di oltre 350 decessi all'anno, uno al giorno.
 
Quanto ai finanziamenti, per Hiv-Aids gli aiuti ammontano a 5,4 mld, per la malaria a 1,7, mentre per la Tbc restano 700 milioni di dollari. "Siamo di fronte una battaglia in salita per raggiungere gli obiettivi globali per la tubercolosi - ha detto Margaret Chan, Direttore Generale dell'Oms -. Ci deve essere un aumento massiccio degli sforzi, o mancheremo gli obiettivi ambiziosi che ci siamo prefissati".

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