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Venerdì 14 OTTOBRE 2016
Depressione post partum. A Perugia incontro tra medici e future mamme

Secondo le stime le mamme che avrebbero bisogno di un aiuto sono circa il 13% del totale (una donna su sette), ma di queste solo una su quattro riceve un trattamento. Il convegno, in programma sabato, servirà anche ad evidenziare “la necessità da parte dei sanitari di alzare il livello di guardia”.

In occasione della giornata dedicata alla salute mentale femminile la struttura complessa di Psichiatria, Psicologia Clinica e Riabilitazione Psichiatrica dell’Ao di Perugia ha organizzato nella giornata di sabato 15 ottobre, dalle ore 8.30 alle 14.00, un incontro presso l’aula del Triangolo dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia dal titolo: “Depressione pre e post-partum, una cura possibile”. All’incontro presenzieranno, oltre al direttore della struttura di Perugia Prof. Alfonso Tortorella, altri esperti di importanti centri nazionali. Tra i relatori anche medici delle USL1 e 2 dell’Umbria.

Alla riunione presenzierà anche un gruppo di future mamme, interessate alla tutela della salute mentale della donna dopo il parto. L’iniziativa si inserisce negli eventi promossi da ONDA (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna ).

“La nascita di un figlio rappresenta un evento complesso, capace di generare nella madre gioia ma anche, con le nuove responsabilità, tutta una serie di eventi capaci di incidere nella psiche della donna – osserva il Prof. Alfonso Tortorella in una nota diffusa dall’Ufficio stampa dell’Ao di Perugia  -. Tutti questi eventi, se non individuati in tempo, possono creare difficoltà, con conseguenze anche gravi per la salute della donna, del bambino e per l’equilibrio stesso dell’intero nucleo familiare”.

Secondo le stime diffuse nella nota, le mamme che avrebbero bisogno di un aiuto sono circa il 13% del totale (una donna su sette), ma di queste solo una su quattro riceve un trattamento.

Il convegno, spiega l’ufficio stampa, vuole mettere in evidenza “la necessità da parte dei sanitari di alzare il livello di guardia per individuare il maggior numero di casi di depressione post- partum”. “Nonostante la disponibilità di semplici ed efficaci procedure di diagnosi precoce, può capitare che questi disturbi, che evidenziano una sofferenza soggettiva della donna e dei suoi familiari, sfuggano all’attenzione dei medici”, sottolinea sempre il Prof. Tortorella.

Durante l’incontro verrà ribadita “la necessità di approntare programmi ad hoc di prevenzione e di promozione del benessere psichico, in grado di aiutare le mamme in modo concreto e favorire la riduzione dei rischi associati alla depressione post-partum”.

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