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Martedì 18 OTTOBRE 2016
Piemonte. Giunta approva adeguamento stipendi manager Asl. “Lo facciamo per evitare che vadano in altre Regioni”

I direttori generali saranno suddivisi in fasce a seconda del volume delle entrate di parte corrente dell’azienda ospedaliera, del numero di assistiti e di posti letto e del numero di dipendenti. La motivazione è quella di “evitare i trasferimenti verso Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Toscana”

Su proposta degli assessori alla Sanità, all’Urbanistica e alle Opere pubbliche, la Giunta ha deciso che il nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 verrà costruito in località Cenasco (a nord di Vadò), contigua al Movicentro del Comune di Trofarello. L’area è stata individuata sulla base dei criteri indicati nel protocollo d’intesa siglato il 3 dicembre 2015 con i sindaci dei Comuni di Moncaleri, Chieri e Carmagnola e del lavoro svolto dal gruppo di studio di edilizia sanitaria che dapprima ha predisposto la “Carta dei Vincoli” ed il “Documento Trasporti” sulla base dei quali sono state valutate le diverse candidature.
 
La Giunta poi dato mandato al segretario generale della Regione di aprire l’avviso pubblico nazionale di selezione per l’individuazione del nuovo direttore generale dell’assessorato alla sanità. La scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata per il prossimo 12 novembre ed entro la fine di tale mese verrà effettuata la scelta del manager.
 
Su proposta dell’assessore alla Sanità, sono stati poi approvati la differenziazione e l’adeguamento del compenso dei direttori generali delle aziende sanitarie del Piemonte, suddivisi in fasce a seconda del volume delle entrate di parte corrente dell’azienda ospedaliera, del numero di assistiti e di posti letto e del numero di dipendenti, in modo da evitare i trasferimenti verso Emilia Romagna, Liguria, Lombardia e Toscana. La prima fascia comprende solo la direzione generale della Città della Salute di Torino e potrà riguardare dal gennaio 2017 l’azienda unica TO1-TO2 quando verrà formalizzata l’unificazione; la seconda le Asl TO3, TO4, TO5, CN1 e AL; la terza fascia le Asl VC, BI, NO, VCO, CN2, AT, le aziende ospedaliero-universitarie San Luigi di Orbassano e Maggiore della Carità di Novara, le aziende ospedaliere S. Croce e Carle di Cuneo, SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria, Mauriziano di Torino.
 
Sempre su proposta dell’assessore alla Sanità sono stati deliberati:
- un progetto di miglioramento della qualità dell’assistenza e degli esiti clinici dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensive delle aziende sanitarie piemontesi, che comporta anche l’istituzione di un coordinamento delle terapie intensive che supporti l’attività di programmazione della Regione;
- lo schema di accordo di collaborazione tra la Regione Piemonte e il Ministero della Sanità per assicurare una migliore conoscenza dell’offerta dei servizi per la prevenzione, cura e riabilitazione di soggetti con un consumo rischioso e dannoso di alcol.

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