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Mercoledì 19 MAGGIO 2010
Farmaci, la spesa scende ancora

I dati di Federfama, la Federazione dei titolari di farmacia, indicano un ulteriore abbattimento della spesa farmaceutica nazionale che, nel primo trimestre 2010 ha avuto un decremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Scende la spesa per farmaci Ssn nel primo trimestre 2010 con una diminuzione dell’1,2% rispetto ai primi tre mesi del 2009; il numero delle ricette (+1,6%) è contestualmente aumentato ma il loro valore medio è calato del 2,8%: in sostanza si prescrivono più farmaci ma di prezzo mediamente più basso.
Il risultato stando alla nota con la quale Federfarma comunica periodicamente l’andamento della spesa per farmaci, è conseguenza “dei tagli dei prezzi dei medicinali varati da Governo e Aifa a partire dal 2006”. L’ultimo intervento di contenimento in ordine di tempo è quello del 12% sui medicinali generici Ssn, in vigore dal 28 maggio al 31 dicembre 2009, i cui effetti si proiettano anche nel 2010 poiché le aziende non hanno riportato i prezzi al loro precedente valore. Da non trascurare il crescente impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti (via via sono scaduti importanti brevetti) ma anche la distribuzione diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle Asl ha giocato il suo ruolo.
La Federfarma non ha mancato di sottolineare come le farmacie abbiano contribuito al raggiungimento di  questo risultato. Nel primo trimestre 2010 il Servizio sanitario nazionale ha risparmiato più di 155 milioni  di euro grazie allo sconto progressivo – a carico delle farmacie – che aumenta all’aumentare del  prezzo del farmaco. Un risparmio che nell’intero 2009 era stato di quasi 600 milioni di euro. Altri 20   milioni di euro di risparmio sono venuti dal pay-back a carico delle farmacie dal 1° marzo 2007 e  prorogato per tutto il 2010. L’importo risparmiato a tale titolonel 2009 è stato di oltre 77 milioni di euro.
A questo va aggiunta la trattenuta dell’1,4% sulla spesa farmaceutica, introdotta dal decreto-legge n. 39/2009, convertito nella legge n. 77/2009, che è costata alle farmacie circa 180 milioni di euro.
La nota della Federfarma si chiude ricordando inoltre che sui bilanci delle farmacie incidono pesantemente le riduzioni dei prezzi dei farmaci Ssn: quella del 12% sui farmaci generici, nel 2009 ha riportato nelle casse dello Stato 252 milioni di euro e di questi 60 sono stati a carico delle farmacie. Non vanno infine trascurati sia il peso della diffusione di medicinali equivalenti a prezzo sempre più basso, sia il ricorso alla distribuzione diretta da parte delle Asl per i medicinali ad alto costo: entrambe queste misure abbattono il valore medio delle ricette finendo col “ridurre la marginalità della farmacia stessa”. Che, peraltro, vede in alcune Regioni (soprattutto Campania, ma in parte anche Puglia, Calabria e Sicilia) reiterarsi il fenomeno dei ritardati pagamenti da parte delle Asl. Nonostante tutto questo, ricorda ancora la nota dei titolari di farmacia, “Le farmacie forniscono gratuitamente ogni mese tutti i dati sulla spesa e sui consumi dei farmaci a carico del Ssn, garantendo la massima trasparenza alla spesa farmaceutica”.

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