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Giovedì 27 OTTOBRE 2016
Manovra. Garavaglia (Lombardia): “Ci toglie 423 mln di euro di cui 282 mln in sanità”

L'assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia dichiara che con la manovra nazionale del Governo Renzi nella Regione ci saranno tagli per 423 milioni di euro, di cui 282 in sanità. La Regione deve far fronte alla regola che prevede il divieto di investimenti coperto a debito, per la quale Palazzo Lombardia si è appellata alla Corte Costituzionale

 "Ci siamo confrontati con le parti sociali e gli stakeholder di Regione Lombardia - dichiara Massimo Garavaglia, assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia - sulla manovra finanziaria statale e regionale 2017. L’analisi della manovra nazionale parte dalla considerazione che, a fronte di poco più di un miliardo di uscite una tantum, circa 10 miliardi di spese strutturali e 15 di proroga dell’aumento dell’Iva, le coperture sono invece per 21,6 miliardi entrate una tantum e debito e solo 4,6 miliardi strutturali". La dichiarazione avviene a margine di un incontro che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo Lombardia. Un confronto, dedicato agli stakeholder di Regione Lombardia (dal mondo economico a quello produttivo, dalle autonomie locali agli Enti locali, alle rappresentanze sindacali), nel cui ambito l’assessore Garavaglia ha curato un approfondimento della Manovra finanziaria 2017-2019 e della Nota di aggiornamento del Defr 2016.

La prima questione che l'assessore mette sul tappeto è quella relativa ei problemi dei conti pubblici. "Questo – prosegue il responsabile dell’Economia di Palazzo Lombardia – comporterà enormi problemi ai conti pubblici. Peraltro, in un momento in cui abbiamo enorme bisogno di fare investimenti, la manovra statale prevede appena lo 0,008 per cento del Pil di investimenti".

Segnala quindi gravi ripercussioni sulla Regione, con tagli per 423 milioni. "A questa fotografia impietosa si unisce l’analisi degli impatti su Regione Lombardia – ha sottolineato Garavaglia -. Da un lato, infatti, la Regione deve far fronte alla regola assurda che prevede il divieto di investimenti coperti a debito, con il risultato che, nel 2016, facciamo appena 257 milioni di investimenti contro i 972 del 2015, e, per dare un’idea, nel 1995 si sono fatti 488 milioni di investimenti. Non stupisce dunque il fatto che la Regione abbia fatto ricorso alla Corte costituzionale contro questa regola demenziale".

"Dall’altro lato – continua l'assessore – dobbiamo quadrare il Bilancio con ben 423 milioni di euro di tagli: 282 in sanità e 141 per la parte non sanitaria, tra tagli e minori entrate, operazione complicata, che mette a rischio l’erogazione di servizi essenziali".

"Resta il rammarico per una manovra nazionale che fa tutto fuorché sviluppo – è la considerazione finale dell’assessore – e per un Bilancio di Regione Lombardia che ha enormi possibilità di creare sviluppo e occupazione e che invece deve subire ulteriori 423 milioni di euro di tagli".
 
Lorenzo Proia

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