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Lunedì 31 OTTOBRE 2016
Vaccini. Ricciardi al procuratore della Repubblica di Roma: “Importante avere la Magistratura a fianco di medici e scienziati”

Il presidente dell’Iss scrive una lettera aperta a Giuseppe Pignatone dopo l’annuncio del Codacons di una class action, un ricorso al Tar ed un esposto nei suoi confronti per procurato allarme in riferimento al calo delle vaccinazioni e ai rischi che esso comporta. “È importante avere anche la Magistratura al fianco dei medici e degli scienziati per contrastare chi abusa della credulità popolare, esponendola a rischi gravissimi per sé e per le persone care, spesso bambini ed anziani, non in grado di decidere da soli”.

Signor Procuratore,
Le chiedo preliminarmente scusa per rivolgermi al Suo Ufficio in modo non convenzionale, ma non volendo disturbare Lei ed i Suoi collaboratori dagli importanti impegni preferisco utilizzare il formato della lettera aperta, anche per l’irritualità delle modalità con cui nei giorni scorsi un’associazione denominata Codacons ha emesso un comunicato stampa in cui, dopo aver criticato il Presidente della Repubblica per essersi pronunciato in modo inequivocabile a favore delle vaccinazioni e contro i propalatori di notizie antiscientifiche che abusino della credulità popolare e pongano a serio rischio la salute dei cittadini, preannuncia una class action, un ricorso al Tar ed un esposto nei miei confronti alla Procura da Lei diretta per procurato allarme.
 
Quest’ultimo per aver io detto che il calo delle vaccinazioni, in particolare quella contro il morbillo, avrebbe provocato un numero elevato di casi, alcuni di questi complicati e potenzialmente letali per i bambini non vaccinati.
 
Queste affermazioni, da me effettivamente fatte, sono radicate in rigorose analisi epidemiologiche che l’Istituto Superiore di Sanità, che ho l’onore di presiedere, svolge dal 1934 con l’esclusivo scopo di tutelare la salute dei cittadini italiani, quale organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.
 
Nel documento che Le allego troverà l’ultima nostra analisi, datata 26 ottobre 2016, in cui tracciamo lo scenario alla luce delle attuali coperture vaccinali. Come potrà osservare, sulla base dei dati di copertura vaccinale a 24 mesi di età (I dose) dal 2008 al 2015, pubblicati sul sito del Ministero della Salute, è stato possibile calcolare il numero di suscettibili al morbillo nella fascia di età 2-9 anni. E’ stato stimato un accumulo di bambini suscettibili al morbillo nell’intero periodo pari a circa 670.000 bambini di età compresa fra 2 e 9 anni, che corrisponde al 15,3% dei circa 4.400.000 nuovi nati dal 2008 al 2015.
 
Ciò considerato, le attuali coperture vaccinali determinano l’accumulo medio di circa 84.000 nuovi soggetti suscettibili ogni anno e questo aumenta il rischio di epidemie sul territorio nazionale, soprattutto nelle regioni che per più tempo hanno avuto livelli di copertura vaccinale bassi.
 
Oltre ai bambini piccoli, non va dimenticato che rimangono delle sacche di suscettibili anche nei bambini più grandi e nella popolazione più adulta, soprattutto adolescenti e giovani adulti, questi ultimi stimati in un numero pari a circa 1.500.000. Recenti epidemie in Italia hanno infatti coinvolto maggiormente la popolazione adulta, inclusi gli operatori sanitari.
 
Va ricordato che il morbillo è altamente contagioso (R0 14-18) e che epidemie di morbillo si possono verificare quando meno del 10% della popolazione è suscettibile alla malattia. Inoltre il 30-40% circa dei casi di morbillo presenta una o più complicanze. La frequenza stimata delle principali complicanze è di 1 caso di diarrea ogni 12 bambini malati, 1 caso di otite ogni 14, 1 caso di polmonite ogni 20, 2 casi di morti ogni 1.000 bambini malati.
 
In Italia, dall’inizio del 2008 ad agosto 2016, sono stati segnalati 19.119 casi di morbillo in tutte le fasce di età. L’informazione sull’esito della malattia è noto solo per 6.039 casi e tra questi sono stati registrati 2 decessi in seguito alle complicanze della malattia, nel 2008 in Piemonte e nel 2011 in Lombardia (Fonte: Sistema di Sorveglianza Integrato del Morbillo e della Rosolia, ISS-CNESPS). Questi dati sono quindi ampiamente sottostimati.
 
Va ricordato che l’Italia, insieme all’Ufficio Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO Regional Office for Europe), è impegnata, attraverso il Piano di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015, ad adottare strategie vaccinali per raggiungere l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita. Tuttavia, il nostro Paese è uno dei 18 Paesi (di 53) della Regione Europea (e uno degli 8 Paesi EU/EEA) dove la trasmissione endemica del morbillo non è stata ancora interrotta (dati WHO Regional Office for Europe 2016, relativi all’anno 2014). Nel frattempo, grazie a intense campagne vaccinali tutta la Regione americana è stata dichiarata recentemente libera dal morbillo.
 
Nella seguente Tabella vengono riportati il numero di casi per anno e le complicanze più severe suddivisi in tre periodi con differenti coperture vaccinali. Il numero di casi evitati e la riduzione delle ospedalizzazioni si può stimare dalla differenza tra i vari periodi. La tabella evidenzia come il passaggio da coperture comprese tra il 75 e l’85% a coperture di 85-90% abbia permesso di evitare più di 23.000 casi e circa 7.000 ricoveri.
 
Tabella 1. Casi e stima delle complicanze per anno in Italia in tre periodi con diverse coperture vaccinali.


Spero, con questa analisi, che troverà approfondita nei suoi dettagli anche metodologici nel documento allegato, di averLe rappresentato la drammaticità della situazione ed anche il perché, dopo le prese di posizione decise di tutte le Società Scientifiche italiane, della Federazione di tutti gli Ordini dei Medici, di tutti i cittadini onesti e informati (alcuni purtroppo solo dopo aver pagato caramente i consigli dati da cattivi consiglieri) e di tutte le più importanti istituzioni governative e parlamentari, è importante avere anche la Magistratura al fianco dei medici e degli scienziati per contrastare chi per diversi e spesso turpi motivi abusa della credulità popolare, esponendola a rischi gravissimi per sé e per le persone care, spesso bambini ed anziani, non in grado di decidere da soli e che stanno pagando, ammalandosi o in alcuni casi perdendo la vita, le scelte sciagurate di chi è disinformato o in alcuni casi letteralmente esortato a fare scelte sbagliate.
 
Sono naturalmente a Sua completa disposizione per ogni ulteriore approfondimento.
 
Con tutta la mia stima Le rivolgo distinti saluti.
 
Walter Ricciardi
Presidente Istituto Superiore di Sanità

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