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Venerdì 04 NOVEMBRE 2016
Parco della Salute, ricerca e innovazione di Torino. La Regione ha aggiornato lo studio di fattibilità

Le modifiche rese necessarie dal nuovo Codice degli Appalti pubblici e dei contratti di concessione. La quota di finanziamento pubblico scende da 198 a circa 130 milioni: il canone annuo passa da 26 milioni per 22 anni a circa 28 milioni per 25 anni.

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato l’aggiornamento e l’integrazione allo Studio di Fattibilità del Parco della Salute, della ricerca e dell’innovazione di Torino. “Le modifiche – spiega la Regione in una nota - si sono rese necessarie alla luce dei contenuti del nuovo Codice degli Appalti pubblici e dei contratti di concessione, in particolare per quanto riguarda la quota di finanziamento pubblico nel caso di ricorso al partenariato pubblico-privato. Con le nuove norme nazionali, il finanziamento pubblico non può essere superiore al 30% del costo dell’investimento complessivo, comprensivo di eventuali oneri finanziari”.

La quota di finanziamento pubblico scende così da 198 a circa 130 milioni: il canone annuo passa da 26 milioni per 22 anni a circa 28 milioni  per 25 anni.

Le altre integrazioni riguardano un approfondimento tecnico per il “Progetto scientifico dell’Università” e il “Dimensionamento del Polo della didattica e della residenzialità d’ambito”.

Il Dimensionamento del Polo della didattica è definito (con una opportuna correzione sulla proiezione di incremento del numero degli studenti nei prossimi anni accademici) sulla base del numero di fruitori tra studenti, personale docente e amministrativo dell’anno accademico appena concluso, che aveva fatto registrare 3.500 studenti iscritti al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, 2.100 studenti iscritti ai corsi di laurea in professioni sanitarie, 200 figure di personale amministrativo, 1.500 medici in formazione specialistica (spazi per assistenza) ed altre 1.300 unità di personale docente convenzionato, assegnisti, dottorandi e figure similari. In totale, la superficie è di 31.000 mq.

Il dimensionamento del Polo della residenzialità d’ambito è di 190 posti alloggio. In totale, la superficie del polo della residenzialità d’ambito è di 8000 mq.

Quattro sono le aree prioritarie di ricerca scientifica e di innovazione previste nell’ambito del PSRI: oncologia, neuroscienza, trapianti e medicina rigenerativa, malattie cardiovascolari e metaboliche

“Il progetto – spiega la Regione - si svilupperà su due assi: ricerca sulle terapie cliniche (area ex Fiat Avio-Oval) e ricerca preclinica e traslazionale (area via Nizza). L’obiettivo è implementare un modello di medicina personalizzata e di precisione, che consegua il più alto impatto socio economico attraverso la riduzione della spesa regionale e la creazione di un eco-sistema innovativo che sia attrattivo per imprese, investitori esteri e giovani ricercatori di talento. Il primo modello su cui testare l'opportunità di attrarre investimenti privati in ricerca e sviluppo è quello che punta  a sviluppare la cura delle neoplasie toraciche e l'oncoematologia”.

Si stima che nel nuovo Parco della Salute siano complessivamente impegnate quasi 4mila persone in attività di ricerca a vario titolo, aggiungendo al personale universitario anche quelli dei laboratori di ricerca pubblico-privati che potranno installarsi nella struttura.

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