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Lunedì 07 NOVEMBRE 2016
Spesa sanitaria. Arru: “In diminuzione, grazie al Piano di rientro”

A fronte dei costi dei 3.289.778 di eurodel 2015, la stima presentata dall'assessore con i dati del conto economico del terzo trimestre del 2016 danno una previsione di costi totali pari a 3.245.464 di euro. “Ad oggi la Sardegna è l’unica Regione che non chiede ai cittadini la compartecipazione alla spesa dei farmaci”, evidenzia poi Arru.

“La spesa sanitaria nel 2016 non cresce affatto, anzi si riduce rispetto al 2015, nonostante i maggiori costi per i farmaci innovativi, fra cui quelli per curare le persone con epatite C e i malati oncologici”. Ad affermarlo, in una nota, l'assessore della Sanità della Sardegna, Luigi Arru.

“La nostra spesa sanitaria – prosegue Arru - è costantemente monitorata: la costituzione di un apposito tavolo è stato uno dei primi atti di questa amministrazione e ha consentito di mantenere sotto controllo i nostri conti. A fronte dei costi del 2015, pari a 3.289.778 di euro - continua Arru - la stima fatta con i dati del conto economico del terzo trimestre del 2016 danno una previsione di costi totali pari a 3.245.464 di euro, cioè in diminuzione”.

Quanto ai 120 milioni previsti dall’assestamento, “questi vanno a coprire il disavanzo del 2015, non ancora ripianato completamente, così come previsto dal Piano di rientro”, si spiega nella nota. “Non si tratta, quindi, di un incremento di spesa nel 2016, ma della concordata applicazione della manovra triennale di risanamento dei conti della sanità, portata avanti dalla Giunta regionale”, chiarisce l'assessore.  

Per Arru “le azioni previste dal Piano di rientro, sebbene non sia stata ancora approvata la nuova rete ospedaliera, stanno dando dei buoni risultati, soprattutto attraverso gli interventi che abbiamo messo in campo sul fronte dell’appropriatezza prescrittiva e, di conseguenza, il controllo della spesa farmaceutica. Interventi che - sottolinea l'esponente della Giunta Pigliaru - ci stanno consentendo di evitare l’introduzione dei ticket. Ad oggi la Sardegna è l’unica Regione che non chiede ai cittadini la compartecipazione alla spesa dei farmaci”.

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