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Venerdì 11 NOVEMBRE 2016
Contratto. Fials e Confsal: “Dal 16 novembre sciopero della fame davanti al Ministero della Pa”

Inviata una nota al Ministro Madia. Obiettivo della protesta quello di richiedere l’apertura dei rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici scaduti da oltre 6 anni. “Non è possibile che il Ministro Madia, pur in presenza di una storica e chiarissima sentenza della Corte Costituzionale, di un accordo sui nuovi comparti e di una nuova rappresentatività accertata dall’ARAN, non si adoperi ancora per l’invio dell’atto di indirizzo per dare corso alle trattative e né per una prima convocazione sui rinnovi contrattuali”.

Con una nota a firma congiunta, inviata a Marianna Madia, Ministro per la Pubblica Amministrazione, i Segretari Generali della FIALS, Giuseppe Carbone e dell’UNSA Confsal Massimo Battaglia, hanno comunicato la decisione che da mercoledì 16 p.v., sotto lo stesso Ministero, inizieranno uno sciopero della fame per richiedere l’apertura dei rinnovi contrattuali per i dipendenti pubblici scaduti da oltre 6 anni.
 
“Una decisione questa - sottolineano gli stessi Segretari - scaturita dalla manifestazione nazionale svoltasi il 9 novembre scorso davanti alla Camera a Roma, dove i dipendenti pubblici e le organizzazioni sindacali FIALS (comparto sanità) ed UNSA Confsal (comparto funzioni centrali) hanno protestato nei confronti del Governo per il mancato avvio dei rinnovi contrattuali”.
 
“Non è possibile - affermano i due leader sindacali nella loro nota - che il Ministro Madia, pur in presenza di una storica e chiarissima sentenza della Corte Costituzionale n.178/2015, di un accordo sui nuovi comparti e di una nuova rappresentatività accertata dall’ARAN, non si adoperi ancora per l’invio dell’atto di indirizzo all’ARAN per dare corso alle trattative e né per una prima convocazione sui rinnovi contrattuali”.
 
“Lo sciopero della fame - concludono i due Segretari Generali nella nota - proseguirà sino a quando non vi sarà la decisione del Ministro Madia all’apertura dei tavoli contrattuali o anche ad una convocazione urgente della stessa FIALS ed UNSA Confsal”.

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