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Venerdì 11 NOVEMBRE 2016
Laboratori analisi, Ciarambino (M5S): "Commissione sanità sulle posizioni proposte da noi"

Ciarambino afferma di registrare che i componenti della commissione sanità campana oggi nel corso dell’audizione del sub commissario D’Amario hanno condiviso le posizioni del Movimento 5 Stelle di favore la presenza capillare dei laboratori sul territorio e scongiurare la perdita dei posti di lavoro

"Registriamo che i componenti della commissione sanità oggi nel corso dell’audizione del sub commissario D’Amario sulla questione dell’accorpamento dei laboratori di analisi hanno condiviso le posizioni del Movimento 5 Stelle di favorire la presenza capillare dei laboratori sul territorio e scongiurare la perdita di posti di lavoro". Lo dice la consigliera regionale campana del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità.

"Lo spunto - prosegue Ciarambino - nasce dall’approvazione nei giorni scorsi in Calabria, regione con la sanità anch'essa commissariata del decreto del commissario ad acta, che, a differenza dei commissari campani, sulla stessa questione ha concesso ai laboratori d’analisi una rete contratto che consentirà di mantenere i posti di lavoro e di riorganizzare in modo efficace la rete laboristica". 
"Un modello evidentemente consentito dalla legge - spiega la consigliera regionale -, che potrebbe essere adottato subito anche dai commissari campani  così da scongiurare la perdita di posti di lavoro che in Campania ammonterebbe a circa 2000 a fronte di un modello aggregativo che favorisce le grandi lobby e le multinazionali".

"Il provvedimento adottato dalla struttura commissariale campana - fa notare Ciarambino -  tra l’altro non garantirebbe più la capillarità dei servizi laboristici sul territorio, trasformandoli solo in punti di prelievo. Il Movimento 5 Stelle già mesi fa aveva rilevato le criticità dell’accorpamento dei laboratori con un’interrogazione rivolta al presidente De Luca a cui dopo mesi non abbiamo ancora ricevuto una risposta".

"Ribadiamo - conclude la consigliera pentastellata - che la riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi disposta dal commissario Polimeni, che obbliga i piccoli laboratori agli accorpamenti e introduce le soglie minime di prestazioni non serve a migliorare la qualità delle prestazioni, impoverisce la rete territoriale dei laboratori e dunque la prossimità ai pazienti, e incide gravemente sui livelli occupazionali, favorendo solo le grosse multinazionali della sanità privata. I commissari ad acta alla sanità della Regione Calabria hanno tracciato una strada possibile ed è giusto che anche i commissari campani la percorrano".

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