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Giovedì 17 NOVEMBRE 2016
Cosenza. Sequestrate 7 sale operatorie per carenze igienico-sanitarie. Il sindaco: “Sia monito per la politica”

Le sale operatorie sequestrate sono quelle dei reparti di Chirurgia generale e di Ortopedia, dove è presente anche una sala di day surgery per oculistica. Contestate anche violazioni in tema di sicurezza dell'ambiente di lavoro. Appello di Mario Occhiuto: “La politica ponga fine al calvario dei cittadini e degli operatori medici”.

I carabinieri hanno sequestrato 7 sale operatorie dell’ospedale civile “Annunziata” di Cosenza dopo avere accertato una serie di carenze sotto il profilo igienico-sanitario. Il provvedimento, spiega l’Ansa, è stato emesso dal pm della Procura della Repubblica, Donatella Donato, sotto le direttive del Procuratore, Mario Spagnuolo, e del procuratore aggiunto Marisa Manzini. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Cosenza assieme ai militari del Nas.

Le sale operatorie sequestrate, spiega l’agenzia di stampa, sono quelle dei reparti di Chirurgia generale e di Ortopedia, ove è presente anche una sala di day surgery per oculistica. “Il sequestro – si legge nel dispaccio - è stato disposto con facoltà d'uso condizionato e segue a controlli che hanno evidenziato rischi di contaminazione derivanti dalla promiscuità nel ciclo sporco-pulito, dalla presenza di locali adibiti a stoccaggio di rifiuti speciali in aree non previste, nonché dal mancato rispetto dei parametri microclimatici e microbiologici previsti con la pressurizzazione delle sale operatorie”.

I carabinieri avrebbero inoltra contestato violazioni in tema di sicurezza dell'ambiente di lavoro.

Nel provvedimento di sequestro sono state indicate una serie di prescrizioni a cui è subordinata la facoltà d'uso. “In caso contrario - conclude il comunicato dei carabinieri - l'utilizzo delle sale operatorie e' da ritenersi interdetto”.

Per il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, “il sequestro di ben 7 sale operatorie dell’ospedale più importante di Cosenza e di tutta la provincia, non può ridursi a fatto di cronaca che nello spazio di 24 ore viene dimenticato. Ma deve invece rappresentare un grave monito affinché quella classe politica che ha un ruolo decisionale nel settore della Sanità ponga fine al calvario dei cittadini e degli operatori medici”.

Per il sindaco, “l’esigenza di costruire un nuovo e più funzionale ospedale sul sito esistente dell’Annunziata non è mai stato un semplice slogan da utilizzare in campagna elettorale. Con un atto senza precedenti in Italia, Occhiuto nell’estate 2014 firmò addirittura un’ordinanza che imponeva all’Azienda ospedaliera di assumere sette medici per far fronte così alla ‘costante’ emergenza del Pronto soccorso. Ordinanza che non ebbe poi seguito a causa del freno da parte della stessa Azienda ospedaliera e del Commissario regionale ad acta nel settore della Sanità”, si ricorda nella nota diffusa dal Comune di Cosenza.

“Al di là della pesante inchiesta della Procura che ci ha fatto mestamente balzare sui media di tutta Italia – aggiunge Occhiuto – ogni singolo cittadino che suo malgrado mette piede nel nostro nosocomio, escludendo alcuni reparti di eccellenza e gli sforzi encomiabili del personale sanitario, constata all’istante un quadro generale che non fa onore ai tempi di civiltà e progresso in cui viviamo. Occorre agire, non possiamo prorogare ulteriormente una situazione che ci lascia indietro anni luce dal resto del Paese e che, soprattutto, non offre le adeguate garanzie di diritto a un’assistenza decorosa”.

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