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Giovedì 01 DICEMBRE 2016
Non autosufficienza. Dalla Giunta via libera alla ripartizione di 471 milioni per il 2016

Al Fondo regionale per la non autosufficienza di 436 milioni (120 milioni di risorse proprie più 316 milioni del Fondo sanitario regionale), si aggiungono 4,344 milioni dagli accantonamenti del 2015 e 30,888 milioni dal Fondo nazionale per la non autosufficienza. Bonaccini: “Investiamo nel welfare regionale per servizi che rispondano alle diverse esigenze”.

Più risorse per far fronte ai problemi di anziani e disabili, dei loro familiari e di chi li assiste. La Giunta regionale ha definito la ripartizione alle Ausl del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna), pari a 436 milioni di euro per il 2016: 120 milioni di risorse proprie più 316 milioni del Fondo sanitario regionale, incrementato di 5,4 milioni rispetto al 2015. Ai 436 milioni si aggiungono 4,344 milioni dagli accantonamenti del 2015 e 30,888 milioni dal Fondo nazionale per la non autosufficienza: il totale supera i 471 milioni di euro. “Anche per quest’anno, dunque, le risorse per la non autosufficienza si confermano superiori al totale del Fondo nazionale, pari a 390 milioni di euro per tutte le Regioni”, evidenzia la Regione.

“La scelta di investire importanti risorse nel Fondo regionale per la non autosufficienza rende chiaro quelle che sono per noi le scelte davvero strategiche - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini -. Lo abbiamo detto fin dall’inizio e manteniamo ciò che abbiamo promesso: non lasciare sole le famiglie e le persone che assistono i propri cari, rafforzando la sanità e il welfare regionale attraverso il miglioramento delle strutture, il rinnovo delle apparecchiature, l’assunzione e la stabilizzazione di personale. Chi vive giorno per giorno con familiari con problemi di salute rilevanti deve poter contare su un sistema di servizi efficiente e in grado di rispondere alle più diverse esigenze, con strumenti diffusi nei territori che rappresentano per noi una priorità”.

Quello della non autosufficienza “è un tema destinato a diventare sempre più rilevante - aggiunge l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi -, che pone tutta una serie di problemi anche a livello economico e organizzativo per le famiglie. La scelta che abbiamo fatto ci consente di aumentare il numero dei cittadini inseriti nella rete dei servizi. Stiamo parlando, in particolare, di un ampliamento delle opportunità e delle modalità di erogazione degli interventi a bassa soglia, e cioè di quegli interventi caratterizzati dal massimo livello di accessibilità, e di presa in carico di anziani, disabili, ma anche dei loro familiari e dei caregiver”.

Ecco come il Fondo regionale sarà ripartito tra le Ausl
-    29.603.921 euro a Piacenza
-    43.000.922 euro a Parma
-    47.170.836 euro a Reggio Emilia
-    64.736.546 euro a Modena
-    90.048.270 euro a Bologna
-    12.753.226 euro a Imola
-    37.432.286 euro a Ferrara
-    111.253.923 euro all’Ausl della Romagna. Quest’ultima quota viene ulteriormente suddivisa in 39.922.253 euro per l’ambito di Ravenna, 19.860.054 euro a Forlì, 19.164.345 euro a Cesena e 32.307.271 euro a Rimini.

“La quota assegnata (30,888 milioni) alla Regione Emilia-Romagna nel riparto del Fondo nazionale per la non autosufficienza – precisa la Regione - sarà oggetto di un successivo provvedimento, specifico e separato, mentre i 4,344 milioni da accantonamenti del 2015 sono già nella disponibilità delle Aziende sanitarie”.

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