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Venerdì 09 DICEMBRE 2016
Disabili. Da Regione contributi per vetture modificate per titolari di patenti speciali e 400mila euro per finanziare il trasporto solidale

Tra il 2015 e il 2016 alle Ulss sono pervenute 297 richieste di contributo per l’acquisto di automezzi modificati, per un totale di 800 mila euro di spese documentate. La Regione, come prevede la legge 104/1992, contribuisce alla spesa nella misura di un quinto. Inoltre, con il progetto 'Stacco', vengno finanziati i servizi di accompagnamento ‘su chiamata’, gratuiti per i beneficiari, gestiti dai volontari con mezzi propri.

La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al sociale Manuela Lanzarin, ha assegnato 160 mila euro alle Ulss del Veneto per contribuire alle spese di modifica degli strumenti di guida delle persone con disabilità, in possesso di patenti speciali di guida. Tra il 2015 e il 2016 alle Ulss venete sono pervenute 297 richieste di contributo per l’acquisto di automezzi modificati, per un totale di 800 mila euro di spese documentate. La Regione, come prevede la legge 104/1992, contribuisce alla spesa nella misura di un quinto. Le quote più consistenti andranno alle Ulss di Padova e di Verona (rispettivamente con 16.967 euro e 16.738 euro), di Chioggia (14 mila euro) e Treviso (12 mila euro).
 
“Si tratta di un contributo che copre il 20 per cento della spesa sostenuta- dichiara l’assessore – e rappresenta una forma di sostegno all’autonomia e alla vita indipendente delle persone con disabilità. Le risorse spese per favorire la capacità delle persone di essere autonome e di valorizzare tutte le loro potenzialità e abilità sono il miglior investimento sociale”. 
 
Trasporto solidale. “Così aiutiamo i volontari ad aiutare”. Per Manuela Lanzarin è questo il senso del progetto ‘Stacco’, sostenuto dalla Regione Veneto nel 2016 con contributi per 400 mila euro, e che, nelle intenzioni dell’assessore, rappresenta il prototipo di un nuovo metodo per gestire la spesa sociale. Con Stacco, infatti, la Regione finanzia l’attività di trasporto sociale organizzata su scala territoriale da più associazioni e rivolta ad anziani, disabili, persone fragili. Si tratta di servizi di accompagnamento ‘su chiamata’, gratuiti per i beneficiari, gestiti dai volontari con mezzi propri o dell’associazione, attraverso una forma autorganizzata di coordinamento con gli enti locali.


“Il contributo della Regione – spiega l’assessore Lanzarin – viene concesso a fronte di spese documentate per l’acquisto di automezzi, del carburante e in relazione all’attività svolta e al numero di persone trasportate. E’ nostra intenzione sostenere e promuovere la gratuità del volontariato e l’impegno sociale di persone pensionate o con disponibilità di tempo che, in rete con le istituzioni, rappresentano una risorsa importante per chi vive solo o ha bisogno di accompagnamento per visite mediche, pratiche, necessità urgenti e indifferibili. I contributi concessi sono trasparenti, legati ad una rendicontazione puntuale dell’attività svolta, in modo da concentrare le risorse sulle iniziative che realmente funzionano e che rispondono ai bisogni dei territori”.


Quest’anno beneficiano del contributo regionale il Comitato di intesa tra le associazioni volontaristiche della provincia di Belluno (100 mila euro), la Federazione del volontariato di Verona (90 mila euro) , il Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso (90 mila euro), la federazione provinciale di Vicenza “Volontariato in rete” (50 mila euro) e il coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Venezia (70 mila euro).


Per Padova e Rovigo, le due aree che ancora non aderiscono al modello regionale, le attività di trasporto solidale nei confronti di anziani, disabili e persone sole sono sostenute dai finanziamenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. 

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