quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 28 GIUGNO 2011
Relazione PMA. Aumentano del 10% le gravidanze assistite: 2 italiani su 100 nascono così

La Relazione annuale al Parlamento (vedi il testo integrale) mostra indiscutibilmente una crescita del ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Nel 2009 vi hanno fatto ricorso 63.840 coppie (+ 7,8%) e sono state ottenute 14.033 gravidanze (+ 9,9%). Monitorati 10.819 nati vivi (+ 5,9% rispetto al 2008 , corrispondente all'1,9% delle nascite in Italia). Cresce anche l'età media della donna che supera ormai i 36 anni, mentre diminuiscono i parti trigemellari e i quadrupli. E infine si registra un boom degli embrioni congelati (+ 861%).

Nel corso del 2009 nei 350 centri italiani autorizzati, sono state trattate con tecniche di procreazione medicalmente assistita 63.840 coppie e sono stati iniziati 85.385 cicli. Le gravidanze ottenute sono state 14.033, facendo registrare un aumento del 10% rispetto al 2008. Dalle 11.691 gravidanze monitorate sono nati vivi 10.819 bambini, con un aumento del 5,9% rispetto all’incremento di gravidanze ottenute.Tra tutti i bimbi venuti al mondo nel 2009, l’1,9% è nato grazie a tecniche di Pma.
Sono questi i principali dati contenuti nella relazione del Ministero della Salute al Parlamento sullo stato di attuazione della legge contenente norme in materia di procreazione medicalmente assistita, presentati questa mattina presso il dicastero di Lungotevere Ripa dal sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella.
Proprio il sottosegretario, commentando con soddisfazione i "dati positivi” di una legge che “si è dimostrata efficace e lungimirante”, ha fatto anche notare l’innalzamento dell’età media delle donne che accedono alle tecniche di Pma che è passata dal 35,9 del 2008 al 36,2 del 2009. Un dato al di sopra della media europea di 34,3 anni. “Considerando proprio che l’aumento dell’età media delle donne incide negativamente sui risultati delle tecniche di Pma – ha spiegato Roccella – possiamo dire che il tendenziale incremento della percentuale di gravidanze e dei nati vivi può considerarsi un risultato più che soddisfacente per l’applicazione delle tecniche di Pma nel nostro Paese”.
Anche la percentuale dei parti gemellari è risultata costante, mentre si è registrata una diminuzione dei parti trigemini che, dal 2,7% del 2008, è passata al 2,4% del 2009. Il valore europeo di riferimento è pari all’1,5%, ma c’è da dire che il risultato italiano risulta una media di valori che oscillano da 0 a 18,8%, che confermano una enorme variabilità dovuta alle forti differenze nei criteri seguiti e nelle procedure adottate dagli operatori del settore. A tale proposito, si è auspicato un aumento dei centri che effettuano la crioconservazione dei gameti.

Per quanto invece riguarda le conseguenze dell’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale 151/2009 sulla possibilità di utilizzo di 4 embrioni, si è registrata una riduzione del congelamento degli ovociti ( dal 12% del 2008 al 9,9% del 2009), insieme a un aumento di dieci volte del numero di embrioni crioconservati, passati dai 763 del 2009 ai 7337 del 2009. Proprio su questo Roccella è intervenuta per auspicare che “dopo un assestamento dell’applicazione di questa sentenza della Corte Costituzionale da parte degli operatori del settore, si possa nei prossimi mesi registrare un’inversione di tendenza per questi paramentri”. “Bisogna infatti ricordare – ha proseguito Roccella – che il nostro Paese è da sempre stato all’avanguardia sulle tecniche che riguardavano gli ovociti crioconservati, che proprio tali tecniche hanno visto  un maggiore aumento del successo delle gravidanze, e che, a differenza del congelamento di embrioni, questa tecnica ha minori complicazioni dal punto di vista etico”.

Infine, il sottosegretario ha annunciato che le nuove linee guida sulla legge 40, in gestazione da tempo, "saranno pronte in autunno". "Il nuovo documento – ha concluso - implicherà un assestamento in relazione a quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale e anche in merito all'applicazione del decreto sulla tracciabilità di tessuti e cellule crioconservati, dunque anche dei gameti".

© RIPRODUZIONE RISERVATA