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Sabato 10 DICEMBRE 2016
Rapporto Ocse/UE. “In Europa un milione di morti evitabili”

E' la notiza sia "buona che cattiva" della relazione "Uno sguardo alla sanità" elaborata dall’OCSE in collaborazione con la Commissione europea. Buona perché vuol dire che con politiche adeguate si potrebbero evitare tutti questi eventi fatali. Cattiva  perché nonostante se ne conscano le cause evitabili continua a registrarsi questa cifra di decessi ogni anno

La nuova relazione "Uno sguardo alla sanità: Europa 2016", presentata il 23 novembre, è il risultato iniziale del primo ciclo biennale sul tema "Lo stato della salute nell’UE"; fornisce agli Stati membri informazioni sanitarie affidabili e analisi approfondite realizzate da esperti che possono aiutarli a delineare politiche basate su dati concreti.

La relazione, che contribuisce anche a individuare i settori in cui il valore aggiunto europeo potrebbe essere particolarmente significativo, esamina lo stato della salute e i sistemi sanitari degli Stati membri dell’UE ed evidenzia gli ostacoli che impediscono loro di essere efficaci, accessibili e resilienti quanto potrebbero.

La relazione contiene una notizia buona e una cattiva. Ad esempio, è una buona notizia che oltre un milione di decessi in tutta l’UE potrebbe essere evitato. E questa è anche la cattiva notizia, perché significa che più di un milione di persone in tutta l’UE continua a morire a causa di malattie e lesioni evitabili. La relazione ci aiuterà a capire come cambiare questo stato di cose. Ad esempio, esso mostra che il 16% degli adulti nell’UE è obeso e il 20% fuma - si tratta di fattori di rischio che potrebbero essere efficacemente contrastati.

Anche i nostri sistemi sanitari sono affetti da problemi che potrebbero essere evitati, secondo le conclusioni della relazione. Il 27% dei pazienti dell’UE finisce direttamente al pronto soccorso perché non ha accesso all’assistenza sanitaria di base. Il 15% della spesa in materia sanitaria è pagato di tasca propria dai pazienti, poveri e gli europei poveri hanno in genere dieci volte più probabilità di avere problemi a ottenere un’assistenza sanitaria adeguata.
 
E anche se non è possibile stabilire un prezzo per la salute, è possibile calcolare l’impatto economico di un cattivo stato di salute e di sistemi inadeguati di assistenza sanitaria. Ogni anno, per esempio, l’economia dell’Unione europea perde circa 115 miliardi di euro in termini di produttività a causa della morte prematura, e spesso evitabile, di adulti in età lavorativa. Questi sono i tipi di problemi che il ciclo "Lo stato della salute nell’UE" spera di riuscire a identificare e analizzare meglio. Il passo successivo è quello di produrre un profilo sanitario per tutti i 28 paesi dell’UE, che riassuma la situazione e sottolinei le caratteristiche e le sfide particolari di ciascuno Stato membro dell’UE. I profili saranno pronti entro l'anno prossimo in questo periodo.

La relazione "Uno sguardo alla sanità" elaborata dall’OCSE in collaborazione con la Commissione europea è, come il nome stesso suggerisce, una prima panoramica di dati sanitari comparabili relativi ai diversi Stati membri. L'intero ciclo "Lo stato generale della salute" fornirà un'analisi approfondita che si baserà sulla presente relazione e sui singoli profili nazionali dettagliati per ciascuno Stato membro.

Alla fine del ciclo, la Commissione produrrà un documento analitico che accompagnerà i profili, collegando i risultati al più ampio programma dell’UE. Agli Stati membri saranno proposti scambi di migliori prassi cui potranno partecipare su base volontaria.

È importante tener presente che lo scopo dei profili per paese è dare una mano, non puntare il dito. L’obiettivo finale è sicuramente un obiettivo condiviso da tutti - aiutare i cittadini europei ad avere accesso ai servizi sanitari, alla prevenzione e alla promozione della salute migliori possibili, indipendentemente dallo Stato membro che considerano come il loro paese.

La realizzazione della relazione "Uno sguardo alla sanità: Europa 2016" coincide con la firma di un accordo di cooperazione tra la Commissione europea e l’OCSE; una più intensa cooperazione contribuirà a migliorare la conoscenza dei sistemi sanitari e dei loro risultati, per elaborare nuove misure delle esperienze e dei risultati incentrati sulle persone e potenziare la capacità di analisi economica della sanità pubblica e dei sistemi sanitari.

Xavier Prats Monné
Direttore generale della DG Salute e sicurezza alimentare, Commissione europea

 
Fonte: editoriale della newsletter della Commissione Salute della Commissione Ue

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