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Martedì 13 DICEMBRE 2016
L’Enpam e l’arroganza del potere



Gentile direttore,
Il problema della pensione per noi Medici di Assistenza Primaria rientra a pieno titolo in ciò che da Ivan Cavicchi viene definita la Questione Medica. Il 10 Dicembre scorso abbiamo organizzato (FpCgil Medicina Generale) un incontro dal titolo “ENPAM tra certezze e criticità :opinioni a confronto”. Tra i partecipanti che abbiamo coinvolto, Mario Falconi, Ivan Cavicchi, Renato Mele, Giansalvo Schiacchitano, On.Ribaudo Franco (Pd), On. Catalfo Nunzia (Ms5).
 
Le relazioni hanno messo in evidenza le preoccupazioni per un ente, l’Enpam, che sta vivendo momenti di criticità non soltanto amministrative (vedi per es. il caso ENPAM Sicura) ma anche progettuali, che provocano negli “azionisti”(tutti i Medici che obbligatoriamente versano i loro contributi!) molte perplessità che abbiamo sottoposto anche ad una valutazione politica a 360 gradi. La crisi della Medicina è evidente ed è sotto gli occhi di tutti. Un sistema Salute allo sbaraglio senza una vera e propria programmazione strutturale del rinnovamento e del “ripensamento” della Medicina Territoriale (Mmg, Ca sistema emergenza urgenza), un sistema legato ancora a paradigmi a volte arcaici(vedi quota capitaria,H16,ruoli e compiti, settorializzazione, sistema appropriatezza inteso come sistema non di valutazione clinica di ciò che Il Medico produce ma su quanto spende per produrre salute), paradigmi che hanno creato e continuano a farlo, quella dicotomia tra curare e produrre salute, tra appropriatezza e burocrazia, tra territorio ed ospedale.
 
Da anni, da troppi anni la Medicina Generale non sa proporre più un sistema di “Salute territoriale” The sound of silence (il suono del silenzio) è ciò che la categoria percepisce!! Uno dei problemi che abbiamo sottolineato è quello della rappresentanza, da non confondere con la rappresentatività, che a tutti i livelli deve essere riformata; abbiamo per esempio proposto per le Elezioni Ordinistiche le votazioni on Line per evitare quel quorum del 10% degli iscritti necessario per rendere valide le “consultazioni”, bastano 100 votanti in un ordine di 1000 iscritti per creare lobby ordinistiche per decenni e per iniziare quel percorso che con il sd metodo perverso porta alla colonizzazione dell’Enpam, delle Commissioni delle Asp, ai Comitati Etici etc.
 
Abbiamo proposto alla politica di mettere anche un pizzico di attenzione sul sistema delle incompatibilità che questo sistema non valuta. Un sindacalista farà bene il proprio lavoro se si occupa solo di sindacato difendendo magari gli interessi della Categoria, e non faccia carriera in altri enti (vedi ENPAM) dove gli interessi economici “personali” sono evidenti a tutti, un sistema che produce potere che viene esercitato in modo settoriale, corporativo e non democratico anche in scelte decisionali a volte arroganti e pretestuose vedi la decisone del Consiglio Ordine dei Medici di Palermo che ha negato, dopo formale richiesta di usufruire di una delle tante “aule” per il sd incontro organizzato da un Sindacato FpCgil Medici di fatto sfrattato da quello che il Presidente Amato chiama la casa di tutti i Medici.
 
Il potere è arroganza, l’arroganza genera scelte non democratiche ma che sarà dopo di Noi? Noi prossimi alla fatidica pensione vorremmo lasciare ai giovani un sistema Salute più equilibrato, condiviso ed oserei dire trasversale al di là del bene e del male.....un sistema che garantisca Salute(per il cittadino),libertà professionale per gli operatori (Medici)legata a sistemi di valutazione diversi dagli attuali (esiti) mettendo al centro di tutto il Cittadino che ha necessità di Cure.
 
Filippo Giannobile
Coordinatore Nazionale FpCgil Medicina Generale

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