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Giovedì 15 DICEMBRE 2016
Alcolismo. Prosegue collaborazione con Arcat, dalla Regione 120.000 euro per tre anni

L'alleanza con l’Associazione regionale che riunisce i club alcologici territoriali (circa 150) punta a sviluppare azioni di promozione della salute e di prevenzione dei rischi derivanti da uso e abuso di sostanze alcoliche. Saccardi: “Insieme possiamo contribuire al rafforzamento del diritto alla salute”.

Prosegue anche nel prossimo triennio la collaborazione della Regione Toscana con Arcat, Associazione regionale del club alcologici territoriali, per sviluppare azioni di promozione della salute e di prevenzione dei rischi derivanti da uso e abuso di sostanze alcoliche. La Regione ha infatti deciso di destinare 120.000 euro (40.000 all'anno) all'associazione di volontariato, nata nel 1989, a cui aderiscono oltre 150 club alcologici territoriali toscani.

I club sono “comunità multifamiliari” con problemi alcolcorrelati che si riuniscono ogni settimana per condividere percorsi di cambiamento di stile di vita e, prendendo avvio dall'astensione dalle bevande alcoliche, puntano a costruire comportamenti che promuovano il benessere proprio e dei propri familiari.

“Una collaborazione proficua quella dei servizi delle Aziende sanitarie toscane con Arcat, presente capillarmente sul territorio – afferma l'assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi – in sintonia con la volontà di consolidamento della partnership con i soggetti del terzo settore che è una delle premesse delle nostre azioni. E a tale collaborazione vogliamo dare continuità, per intensificare iniziative integrate di sensibilizzazione, informazione e prevenzione dei rischi della dipendenza da alcol. Arcat, grazie alla sua rete locale, alla sua conoscenza specifica dei problemi alcolcorrelati e alla sua pluriennale esperienza costituisce per noi un interlocutore prezioso nel confronto generale sulle politiche sociosanitarie e assistenziali. Insieme possiamo contribuire al rafforzamento del diritto alla salute”.

Da parte sua Arcat metterà a disposizione la rete territoriale dei club, organizzerà dei percorsi di educazione ecologica continua dei “servitori-insegnanti” di club e famiglie, promuoverà attività di protezione e promozione della salute nelle comunità locali e incentiverà attività di studio, ricerca e divulgazione.

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