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Lunedì 19 DICEMBRE 2016
Pazienti oncologici. In Piemonte un albo per chi cura il loro aspetto estetico

L’idea è quella di varare dei corsi di formazione aperti a estetisti già abilitati alla professione, della durata di 150 ore e comprensivi di uno stage all’interno di una struttura sanitaria o di un hospice. Saitta: “Credo che sia un esempio di un corretto utilizzo delle risorse pubbliche, in quanto usate in funzione di un reale interesse comune”.

Un albo per individuare gli estetisti formati e preparati ad occuparsi delle persone malate di tumore e sottoposte a trattamenti oncologici. È il progetto a cui la Regione Piemonte sta lavorando insieme alla Rete oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta, su proposta del Comitato unitario delle confederazioni artigiane, i cui rappresentanti nei giorni scorsi hanno incontrato l’assessore alla Sanità Antonio Saitta.

L’idea allo studio è quella di varare dei corsi di formazione aperti a estetisti già abilitati alla professione, della durata di 150 ore e comprensivi di uno stage all’interno di una struttura sanitaria o di un hospice.

“Credo che sia un esempio di un corretto utilizzo delle risorse pubbliche – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta - in quanto usate in funzione di un reale interesse comune”. “Certo – aggiunge -, occorre concludere questo percorso insieme all’assessore alla Formazione professionale Gianna Pentenero”.

Una corretta preparazione, hanno spiegato nel corso dell’incontro i vertici delle associazioni (presenti tra l’altro il segretario regionale Cna Filippo Provenzano e Lino Fioratti di Confartigianato Piemonte) può aiutare a migliorare l’approccio professionale degli estetisti, facendo loro conoscere le patologie più ricorrenti, e al contempo a ridurre i possibili disagi dei pazienti. In questo senso sarà importante il ruolo della Rete oncologica diretta da Oscar Bertetto, intervenuto alla riunione: fornirà i docenti dei corsi e contribuirà a stilare il programma didattico delle attività.

L’obiettivo finale sarà appunto quello di creare un elenco di professionisti specializzati, in grado di operare con le dovute competenze e di fungere da riferimento per i pazienti e per le famiglie.

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