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Martedì 20 DICEMBRE 2016
Trieste. Farmaci vicini alla scadenza donati alle Onlus. Parte progetto sperimentale nelle farmacie

Il progetto riguarderà i farmaci invenduti nelle farmacie, che saranno destinati alle necessità sanitarie di persone disagiate. Come previsto nella convenzione sottoscritta tra Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Federfarma, Ordine dei farmacisti di Trieste, Onlus Trieste Recupera ed Asui Triestina.

Un progetto sperimentale promosso dalla direzione regionale Ambiente, in collaborazione con l'Asui Triestina, consentirà di donare alle Onlus Trieste Recupera i farmaci e i dispositivi medici per l’infanzia prossimi alla scadenza, non soggetti ad obbligo di ricetta medica e rimasti invenduti nelle farmacie che aderiranno all'iniziativa. Lo annuncia una nota della Regione Friuli Venezia Giulia spiegando che, a questo scopo, è stata recentemente sottoscritta la convenzione tra Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Federfarma, Ordine dei farmacisti di Trieste, Onlus Trieste Recupera ed Asui Triestina per fare in modo che i prodotti, perfettamente integri e idonei al consumo ma generalmente ritirati dagli scaffali da uno a sei mesi prima della data di scadenza per ragioni commerciali, possano essere donati gratuitamente alla Onlus e destinati alle necessità sanitarie di persone disagiate.

L'Asui Triestina custodirà i farmaci recuperati e, attraverso le microaree, li renderà disponibili in modo diffuso alle fasce più deboli del territorio.

“La firma di questa convenzione - afferma l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito - è un grande risultato che fa seguito ad un confronto molto produttivo con gli interlocutori del progetto dedicato al recupero dei prodotti farmaceutici, segnando un passo avanti importante e concreto nell'attuazione del programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti”.

“La Regione - aggiunge Vito - è impegnata su questo fronte e su quello della lotta contro lo spreco alimentare, oltre che nella promozione degli eventi ecosostenibili, nella realizzazione dei centri di riuso e nella valorizzazione delle casette dell'acqua”.

“Queste politiche attive - conclude l'assessore - sono importanti sfide ambientali ma anche etiche. Rivolgo un particolare ringraziamento al Servizio rifiuti della Regione e all'Azienda sanitaria per il prezioso lavoro realizzato”.

Il progetto, spiega la nota della Regione, integra una delle numerose azioni volte a prevenire la produzione dei rifiuti in Friuli Venezia Giulia previste dal Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti e che possono, al contempo, assumere valenza sociale oltre che contribuire a contrastare gli sprechi, evitando in tal modo la produzione di rifiuti.

“E' intenzione della Regione FVG – annuncia la nota - procedere con la sperimentazione di ulteriori azioni afferenti il Programma che saranno individuate anche grazie al gruppo di lavoro interdirezionale, di recente costituito, il cui obiettivo è definire in modo partecipato le azioni di prevenzione della produzione dei rifiuti”.

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