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Mercoledì 21 DICEMBRE 2016
Ddl Responsabilità professionale. Slitta a gennaio? Peccato che su iter lavori Gelli sia stato smentito dal suo stesso partito



Gentile Direttore,
il ddl sulla responsabilità professionale, all’esame dell’aula del Senato, per una più sollecita approvazione del quale Quotidiano Sanità ha promosso la sottoscrizione di una petizione, è il frutto di un’azione sinergica e costruttiva delle forze politiche di maggioranza e minoranza, finalizzata a consegnare al Paese una legge attesa e necessaria per rimettere in un virtuoso e saldo equilibrio diritti e doveri di cittadini e operatori della sanità. Ciò, nella piena consapevolezza di quante e quanto delicate siano le implicazioni scientifiche, economiche, etiche e culturali derivanti, per l'efficienza e la tenuta del nostro sistema sanitario.
 
Per la diffusa e direi anche inedita convergenza che forze politiche dotate di differenti visioni e sensibilità hanno trovato nella definizione del testo, sia nell'esame alla Camera che al Senato, credo sia corretto evitare di legare il provvedimento al nome di questo o di quel parlamentare perché, nel pieno e convinto rispetto per tutti i protagonisti di questa importante pagina di impegno legislativo, si finirebbe col fare del torto a qualcuno.
 
Ritengo, pertanto, che se evitassimo di fare nomi eviteremmo anche di produrre danni e di “macchiare” di improvvido protagonismo il buon lavoro che si sta facendo. Per quel che mi riguarda ho evitato, sin da subito, di etichettare il provvedimento col nome di Benedetto Fucci, il mio collega di partito, parlamentare e medico, firmatario del primo disegno di legge depositato alla Camera dei Deputati con il numero 259.
 
Quanto al “Senato che va in vacanza”, come titolava ieri un articolo di QS, devo precisare che ieri la maggioranza non ha inteso aderire alla mia richiesta di proseguire i lavori subito dopo la breve sospensione concessa su richiesta di un gruppo parlamentare. Come si evince dal resoconto dei lavori della seduta d'Aula, infatti, avevo proposto di proseguire e concludere l'esame del ddl sulla responsabilità professionale, condividendo la necessità che l'on. Federico Gelli aveva espresso, proprio dalle stesse colonne del Quotidiano Sanità, di approvare il provvedimento entro l'anno.
 
Peccato che il collega Gelli sia stato smentito proprio dal suo partito. Il rinvio dei lavori all'anno venturo, in effetti, è stato voluto proprio dal Partito Democratico che, nel non aderire alla mia richiesta, non ha, dunque, inteso assicurare il numero legale per concludere un lavoro utile e necessario all’Italia.
 
Pazienza! Un'altra occasione è stata persa e non ci resta che rinnovare l'impegno del gruppo dei Conservatori e Riformisti, con ancora maggiore determinazione, per la tempestiva definizione di una legge che speriamo di consegnare al Paese con l'approvazione dei nostri emendamenti, proposti in merito ai restanti dieci articoli da esaminare.
 
Luigi d’Ambrosio Lettieri
Commissione Igiene e Sanità del Senato

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