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Lunedì 04 LUGLIO 2011
Epilessia tumorale: verso trattamenti a misura di paziente

I maggiori esperti mondiali riuniti a Venezia inaugurano una collaborazione che nei prossimi anni potrebbe mettere a frutto i progressi compiuti dalla ricerca di base. Già l’Istituto Regina Elena di Roma ha condotto il primo studio mondiale su un nuovo antiepilettico destinato ai pazienti con epilessia secondaria a tumore cerebrale.

“L’epilessia è il sintomo più comune nei pazienti con tumori cerebrali e l’approccio alla persona con questo tipo di patologia è estremamente complesso. In tale contesto è fondamentale l’integrazione e il confronto di competenze specialistiche anche internazionali”. Così Marta Maschio, responsabile del Centro per la Cura dell'Epilessia Tumorale dell’ Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma ha illustrato le ragioni del First International Symposium in Brain tumor-related epilepsy tenutosi a Venezia dal 1° al 3 luglio scorsi e che ha visto la partecipazione dei principali esperti europei e americani. L’obiettivo del Simposio è proprio quello di gettare nuove basi per la realizzazione di progetti di ricerca comuni.
“L’obiettivo di questo importante incontro - ha aggiunto Maschio - è l’avvio e il consolidamento di collaborazioni internazionali come quella già in corso con la Columbus Ohio University. Siamo infatti convinti che l’approccio a una condizione così altamente invalidante come l’epilessia conseguente a un tumore cerebrale possa realmente aumentare la propria efficacia solo unendo l’esperienza e l’attività di ricerca in un dialogo continuo con i  massimi esperti impegnati su questo tema”.
In questo campo, intanto, la ricerca comincia a dare frutti concreti.
“Grandi passi sono stati fatti nel campo dell’epilessia - ha spiegato Francesco Paladin, direttore dell’International School of Neurological Sciences in Venice (ISNV) e direttore della UOC di Neurologia dell’Ospedale SS. Giovanni e Paolo di Venezia - dalla scoperta dell’epilettogenesi a livello molecolare e genetico, all’introduzione di nuovi farmaci e di taluni meccanismi di famacoresistenza. Ora possiamo immaginare, in un futuro non molto lontano, di arrivare a una vera “tailor-made therapy” basata sulle caratteristiche individuali biologiche, genetiche e molecolari del paziente”.
In questa direzione si sta muovendo il Centro per la Cura dell’Epilessia dell’Istituto Regina Elena, primo ed unico in Italia per le epilessie tumorali, che ha recentemente condotto il primo studio mondiale sull’efficacia di un nuovo antiepilettico da poco disponibile in Italia in pazienti con epilessia secondaria a tumore cerebrale, i cui dati sono stati pubblicati nei giorni scorsi sul Journal of Neurology.  

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