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Martedì 05 LUGLIO 2011
Medicina di Genere: già un successo lo studio Gender Attention

Crescono le adesioni dei Centri universitari e ospedalieri al primo studio di Medicina di Genere in Italia. Indagherà le differenze tra genere femminile e maschile nel tasso d’incidenza degli effetti collaterali procurati dal trattamento con ciclosporina nei malati di psoriasi. Arruolato in anticipo il primo paziente.

È stato dato su www.medicinagenere.org, il sito web realizzato con il Patrocinio scientifico del GISeG - Gruppo Italiano Salute e Genere, l’annuncio dell’arruolamento del primo paziente dello studio Gender Attention, il primo studio osservazionale promosso da Novartis nell’ambito della Medicina di Genere.
È avvenuto lo scorso 26 maggio l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, con largo anticipo rispetto alla tabella di marcia.
L’obiettivo dello studio, che coinvolgerà 1.200 (800 dei quali di sesso femminile) è quello di rilevare eventuali differenze tra genere femminile e maschile nel tasso d’incidenza degli effetti collaterali procurati dal trattamento con ciclosporina in persone affette da psoriasi ed esplorare l’esistenza di eventuali relazioni tra effetti collaterali e differenti profili ormonali.
“Il grande interesse che lo studio Gender Attention sta suscitando nei ricercatori conferma la crescente attenzione rivolta verso la Medicina di Genere e, soprattutto, segnala come la classe medica stia prendendo sempre più consapevolezza delle influenze che il genere ha sulla salute”, ha commentato Flavia Franconi, ordinario di Farmacologia Cellulare all’Università di Sassari, capofila in Italia degli studi sulla Medicina di Genere e presidente di GISeG - Gruppo Italiano Salute e Genere. “Anche per questo spero che lo studio promosso da Novartis possa essere d’esempio per progettare altri studi clinici osservazionali e non, focalizzati sul genere. A questo punto, dopo l’avvio positivo dell’arruolamento allo studio, ne aspettiamo con attenzione i risultati”.
Notevole l’entusiasmo che lo studio ha suscitato tra i centri universitari e ospedalieri di Dermatologia coinvolti, che sono passati da 50 a 54; inoltre, cosa del tutto insolita, si è reso necessario creare una sorta di “lista d’attesa” per le altre strutture che hanno presentato richiesta d’inserimento nello studio. Cinque centri hanno già concluso l’iter autorizzativo e sono dunque attivi e sono in via di definizione le pratiche autorizzatorie e amministrative che sottopongono lo studio al vaglio dei comitati etici dei centri.
Inoltre, i tempi con cui i centri hanno confermato la partecipazione allo studio sono stati dimezzati rispetto agli usuali tempi di adesione: in 5 settimane si è registrato il 100% delle adesioni, a fronte di una media che è di circa 10-12 settimane, segno tangibile del vivo interesse della comunità scientifica verso gli studi di Medicina di Genere.
“I medici italiani hanno mostrato di apprezzare l’innovazione rappresentata da uno studio osservazionale di questo tipo, con il quale si possono valutare gli effetti della patologia e del corrispondente trattamento terapeutico, tenendo conto del fattore genere”, ha affermato Aurora Parodi, direttore della Clinica Dermatologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Martino” di Genova e responsabile del Centro Coordinatore di Gender Attention.
 

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