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Giovedì 12 GENNAIO 2017
Emergenza PS. Faraca (Cisl Medici): “Condividere, per passare dalla contingenza alla soluzione”

La segretaria Cisl Medici dell’Emilia Romagna interviene dopo la 'lettera aperta' di Fimmg, Cimo, Snami e Fials indirizzata all’Ausl di Bologna. Per Faraca “pilastro inscindibile di un intervento è il risanamento di situazioni anomale relative al personale che poi applica i programmi e alla disponibilità dei mezzi a disposizione degli operatori”.

“La proposta del direttore sanitario Angelo Fioritti della Azienda Usl di Bologna in risposta alla 'lettera aperta' di alcune sigle sindacali è buona e condivisibile per affrontare in prospettiva come e dove intervenire sulla situazione bolognese. Fermo restando la necessità di interventi urgenti per affrontare la contingenza”. Lo afferma in una nota Marisa Faraca, segretario regionale Cisl Medici Emilia Romagna.

“Bologna  - prosegue Faraca - è forse il luogo in cui le criticità e le problematiche del sistema emergenza urgenza emergono con maggiore acuzie per via dei grandi numeri che qui sono in gioco. Ma è anche rappresentativa di una realtà presente anche nel resto della regione.  Ovvero trattasi di questioni che riguardano tutti i Pronto Soccorso  e tutta la rete d'emergenza regionale”.

“Consapevoli di ciò - conclude Faraca - la Cisl Medici che da anni è sensibile a tali problematiche,  ha chiesto ed ottenuto di far inserire tale questione nel documento programmatico di 'accordo regionale'  stabilito e sottoscritto recentemente con il presidente Bonaccini.  È infatti necessario per passare dalla contingenza alla gestione e ad una soluzione, condividere le ipotesi di intervento sul Sistema in modo sistematico e diffuso oltreché interconnessi al territorio o meglio alle diverse realtà territoriali ed alle loro specifiche esigenze. Questo in termini di Servizio alla popolazione”.

Per Faraca “pilastro inscindibile di un intervento è il risanamento di situazioni anomale relative al personale che poi applica i programmi e alla disponibilità dei mezzi a disposizione degli operatori per erogare i servizi nella misura adeguata nei tempi idonei e nei luoghi che servono  agli utenti del Servizio Sanitario Regionale”.

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