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Giovedì 12 GENNAIO 2017
Screening della fibrillazione atriale in farmacia. Il progetto lombardo

Conclusa la fase di raccolta dati di uno studio del Mario Negri svolto in 20 farmacie della provincia di Lecco. Ai farmacisti il compito di inviare telematicamente i tracciati a un cardiologo del Mario Negri e di comunicare il referto al medico di medicina generale in caso di un’anomalia del ritmo o di informare il cittadino in caso di esito negativo.

Si è conclusa settimana scorsa la fase di raccolta dati dello studio “Screening della Fibrillazione Atriale nella popolazione anziana mediante telemedicina: studio di fattibilità” proposto e coordinato dall’IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti e l’Associazione Giovani Farmacisti (Agifar) di Lecco, con l’approvazione dell’Ats Brianza, allo scopo di valutare la fattibilità dell’erogazione in farmacia di prestazioni di elettrocardiografia in telemedicina, atte a individuare casi di fibrillazione atriale nella popolazione anziana.

“La fibrillazione atriale – evidenzia la Ats in una nota che fa il punto sul progetto -, costituisce in molti casi il primo ‘campanello di allarme’ di una malattia cardiovascolare. Diagnosi e cura possono prevenire eventi clinici importanti come l’ictus e l’insufficienza cardiaca. È essenziale quindi identificare i pazienti con questa aritmia per permettere al Medico di Medicina Generale di valutare ed adottare tempestivamente le opportune procedure di conferma della diagnosi e prevenzione di ulteriori eventi”.
 
Il progetto, precisa l’Ats, “non è condotto a scopo di lucro, non è finanziato da enti privati ma ha finalità di Salute Pubblica”.

Durante lo studio è stata proposta la registrazione del tracciato elettrocardiografico a tutti i cittadini con età maggiore di 70 anni che si sono recati presso 20 farmacie della provincia di Lecco. I farmacisti coinvolti hanno inviato telematicamente i tracciati a un cardiologo del Dipartimento di Ricerca Cardiovascolare dell’IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
Il farmacista ha avuto, inoltre, il compito di comunicare il referto al Medico di Medicina Generale nel caso di riscontro di un’anomalia del ritmo, mentre si è occupato direttamente di informare il cittadino in caso di esito negativo.

Nei mesi di ottobre e novembre le farmacie coinvolte nello studio hanno raccolto dati socio-demografici e tracciati ECG su circa 280 soggetti, registrando un basso tasso di rifiuto all’esecuzione dello screening, pari al 13% dei soggetti a cui è stato proposto.

“Si è concluso un progetto veramente innovativo per il nostro sistema sociosanitario – sottolinea il Dott. Massimo Giupponi, Direttore Generale dell’ATS della Brianza – e voglio evidenziare alcuni aspetti davvero importanti. In primis la cooperazione tra diversi soggetti del territorio, un modello di lavoro che ci teniamo a valorizzare e far crescere perché crea un valore aggiunto decisivo nella creazione e messa in opera di un’azione. Stiamo lavorando in modo deciso per far sì che le diverse realtà operino in un’ottica sempre più collaborativa così da costruire un sistema di welfare efficace e inclusivo. Un altro aspetto rilevante – continua il Dott. Giupponi – è l’attenzione verso la presa in carico del paziente, in questo caso addirittura nella fase di prevenzione, da parte della farmacia, soggetto vicino al cittadino. Questo nuovo ruolo della farmacia, sostenuto dai soggetti che hanno promosso questo progetto, è qualcosa di nuovo e da potenziare sempre più”.

“Credo si possa affermare, senza ombra di dubbio, che la sperimentazione da poco conclusa rappresenti una nuova stagione per la Farmacia- commenta il Dott. Giovanni Gerosa, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Lecco - “Questo processo di evoluzione, volto a prefigurare un ulteriore momento di grande attenzione nei riguardi della salute del cittadino, può rappresentare un’importante trasformazione e crescita della professione in vista di un futuro sempre più proteso a valorizzare il concetto di prevenzione.
La fattiva disponibilità del farmacista nell'espletamento dello studio dimostra che il SSN, attraverso la sua struttura sanitaria locale che ha dimostrato una grande attenzione per la realizzazione del progetto, possa trovare nel farmacista di comunità una risorsa fondamentale per migliorare l'assistenza sul territorio e contribuire alla sostenibilità economica del sistema.”

Il Dott. Umberto Musazzi, consigliere di Agifar Lecco, esprime la sua soddisfazione: “il progetto ha visto entusiasmo e attiva partecipazione da parte di molti giovani colleghi, che ringrazio. Questa esperienza ha permesso loro di toccare con mano potenzialità e criticità dell’impiego di servizi di telemedicina in farmacia. In attesa di conoscere i risultati finali del progetto, l’attivo confronto tra i colleghi coinvolti è un risultato da ritenersi molto soddisfacente in funzione delle future sfide della professione. Inoltre, visti i nuovi scenari prospettati dalla riforma sanitaria lombarda, è importante sottolineare quanto il progetto abbia promosso una proficua comunicazione anche con i Medici di Medicina Generale e specialistica.”

“Questo studio – conclude l’Ats - ha anche rappresentato un’importante occasione per porre le basi di un più ampio studio mirato ad individuare precocemente i casi di fibrillazione atriale quando l’aritmia è ancora asintomatica in modo da ridurre gli eventi clinici a essa correlata”.

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