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Mercoledì 06 LUGLIO 2011
Cancro al colon: la protezione arriva dai folati

Uno studio americano pubblicato su Gastroenterology mostra che, qualunque sia la loro origine, i folati producono una significativa riduzione del rischio di sviluppare il tumore.  

L’assunzione regolare di folati è in grado di ridurre di circa il 20 per cento il rischio di cancro al colon. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Gastroenterology che ha indagato l’associazione tra livelli di folati e cancro al colon nei 99.523 partecipanti alla Cancer Prevention Study II Nutrition Cohort.
“Abbiamo scoperto che i folati, in tutte le forme e qualunque sia la loro origine, sono associati a una riduzione del rischio di sviluppare questo tumore”, ha commentato la coordinatrice dello studio Victoria Stevens. “L’associazione più forte è stata osservata con i livelli di folati totali, cosa che suggerisce che questa sia la migliore misura per definire l’esposizione a questi nutrienti […]”.
Questo dato, per i ricercatori, pone fine a un’annosa questione: se esista o meno una differenza negli effetti prodotti dai folati assunti con la dieta e da quelli assunti con la supplementazione. In particolare, diversi studi avevano avanzato il sospetto che questi ultimi sarebbero addirittura in grado di promuovere l’oncogenesi. Un sospetto non campato in aria: i folati sono componenti essenziali per il funzionamento delle cellule e per i processi di sintesi e riparazione del Dna. Proprio quei processi che, se non avvengono con il massimo dell’efficienza, danno origine al cancro.
Per questa ragione tanta attenzione è stata riposta negli anni passati sui folati, soprattutto dopo che in diversi Paesi è stato dato avvio a campagne di fortificazione di alcuni alimenti. Negli Usa, per esempio, nel 1998 la Food and Drug Administration ha disposto l’aggiunta di acido folico a tutti i cereali fortificati nella misura di 0,14 mg per 100 grammi. Sono così acquistabili sul mercato americano alimenti fortificati come la farina, il pane, il riso e altri prodotti a base di cereali.
L’ipotesi della correlazione tra cancro al colon e folati sembra adesso smentita. Anzi. I dati dello studio sembrano evidenziare che, qualunque sia la loro origine, i folati esercitano sempre un effetto protettivo nei confronti di questo tumore.
“Mentre la fortificazione degli alimenti con folati ha rappresentato un successo di salute pubblica nella prevenzione dei difetti neurali, i dubbi su un aumento del rischio di cancro del colon sono legittimi", ha commentato Stevens. "Al nostro studio hanno partecipato molte persone che consumavano livelli molto elevati di folati e non abbiamo osservato alcun aumento di rischio di cancro al colon in queste persone. Ciononostante, un trial clinico randomizzato non è riuscito a dimostrare che la supplementazione di folati è in grado di ridurre il rischio di adenomi. Per questo è necessario continuare a fare ricerca sull’influenza dei folati sullo sviluppo di tumori nella popolazione ad alto rischio e sulle differenze tra la forma naturale e quella sintetica della vitamina”, ha concluso.

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