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Sabato 14 GENNAIO 2017
Odontoiatri. Renzo (Cao) chiede incontro a Mise, Salute e Mef: “Chiarimenti su società professionali”

Il presidente scrive ai tre Ministeri per avere delucidazioni sulla circolare dello Sviluppo economico sui requisiti per l'esercizio dell'attività odontoiatrica in forma societaria. “Ci venga data conferma dell'effettiva applicabilità della legge 5 febbraio 1992 n° 175 che attribuisce ai soli iscritti agli albi la possibilità di acquistare gli apparecchi e gli strumenti necessari per l'esercizio della professione ottenuta la relativa fatturazione”.

“Il parere del Mise è certamente molto rilevante e si tratta quindi di un intervento particolarmente pregnante considerando che proviene da un Ministero che è stato al centro dell’emanazione della normativa sulla costituzione della StP. Ma dobbiamo con onestà intellettuale, riconoscere che non è tutto risolto tramite un parere, seppur importante, di un Ministero considerando che la normativa di cui all’art. 10 commi 3-11 della legge 183/2011 e del successivo Dm 34 dell’8 febbraio 2013 appena citato non è particolarmente chiara”. Così il presidente della Cao Giuseppe Renzo in una nota inviata agli iscritti dopo il parere del Ministero dello Sviluppo economico sui requisiti per l'esercizio dell'attività odontoiatrica in forma societaria.
 
E proprio per togliere i dubbi, il presidente ha chiesto un incontro a Mise, Salute e Mef per alcuni chiarimenti e per “ottenere conferma dell'effettiva applicabilità della normativa di cui all'art. 9 comma 2 della legge 5 febbraio 1992 n° 175 che attribuisce ai soli iscritti agli albi la possibilità di acquistare gli apparecchi e gli strumenti necessari per l'esercizio della professione ottenuta la relativa fatturazione”.
 
In ogni caso il parere dei ‘dubbi’ contiene anche elementi positivi per il presidente Cao. “Resta comunque il punto decisamente condivisibile per cui qualsiasi società che intenda esercitare attività professionale odontoiatrica dovrà utilizzare la forma della StP e quindi garantire che siano soltanto gli iscritti agli albi a svolgere la professione intellettuale protetta. Restano alcuni aspetti non del tutto definiti considerando che nel parere viene menzionata anche la legittimità delle società di servizi che dovrebbero fornire al professionista soltanto i mezzi strumentali e di relativi servizi ausiliari senza alcuna interferenza dell’attività professionale. In buona sostanza si tratta di un passo importante che necessita però di ulteriori interventi che, come componente odontoiatrica della Federazione, stiamo già studiando per dare concreta applicazione ad un principio giuridico diretto a garantire al meglio una vera tutela della salute odontoiatrica”. 

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