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Martedì 17 GENNAIO 2017
La Sardegna ignora i Tecnici di laboratorio



Gentile Direttore,
quello che sta succedendo in Sardegna è incredibile. La cosa che caratterizza l'Azienda sanitaria Sardegna dalle altre ASL del SSN  è la poca considerazione del potenziale professionale del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico.
 
Aldilà dell'ennesimo ricorso contro l'Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari per la scelta inappropriata di indire un concorso pubblico per n.8 posti di Collaboratore Professionale Biologo, e n.1 Collaboratore Professionale Chimico, vedi delibera n.2419 del 26/12/2016, vista la richiesta di titoli non abilitanti all'esercizio della professione sanitaria di Tecnico di Laboratorio Biomedico, mentre si è tenuto conto del desueto concetto di assorbanza del Biologo al TSLB ma soprattutto non presenti nel nomenclatore delle professioni sanitarie e nel CCNL.
 
E se per questo si dovrà ricorrere alle vie legali,  in merito all' accaduto è necessaria un'analisi.
Infatti la nostra chiave di lettura va oltre all'aspetto giuridico. E’ indispensabile un chiarimento con le istituzioni ministeriali della Salute e del MIUR affinché si diffidi l'Azienda Sanitaria Sardegna a non commettere errori grossolani e si apra al più presto un tavolo tecnico sulle competenze avanzate del TSLB che  rappresentano il normale sviluppo di una professione che, nei fatti, ha già compiuto in moltissime realtà sul territorio nazionale i passi indicati nell’accordo Stato-Regioni la cui bozza è stata approvata dalla Commissione salute delle Regioni fin dall’inizio del 2013 e che giace nei cassetti del ministero della Salute, nonostante le sollecitazioni di tutti gli addetti ai lavori.
 
A suo tempo l’accordo è stato congelato perché si è avanzata l’ipotesi che per essere reso attuabile avesse bisogno di una norma che lo prevedesse e il comma 566 della legge di stabilità 2015 altro non è se non quella norma.
 
Anche i sindacati hanno intrapreso una posizione forte dichiarandosi pronti a intervenire per promuovere la realizzazione di una diversa organizzazione del lavoro impostata sul riconoscimento del merito e delle diverse responsabilità.
 
E tutto questo perché non ci siano più fraintendimenti su come e dove la nuova figura del TSLB si andrà a posizionare.
 
Saverio Stanziale
Presidente Nazionale FITeLaB

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