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Lunedì 23 GENNAIO 2017
Risparmio energetico negli ospedali. Regione stanzia 16 milioni

L’obiettivo, spiega l’assessore alla Salute, Antonio Saitta, è “ridurre i consumi e di conseguenza ottenere dei risparmi, liberando ogni anno delle nuove risorse da impiegare stabilmente nella sanità piemontese”.

Serviranno a ridurre il fabbisogno energetico di ospedali e presidi sanitari territoriali e a finanziare l’installazione di impianti a fonte rinnovabile, i 16 milioni di euro messi a disposizione dalla Giunta regionale del Piemonte per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio delle aziende sanitarie. La delibera, approvata questa mattina su iniziativa dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta e dell’assessore alle Attività produttive Giuseppina De Santis, completa il piano della Regione per l’efficienza energetica degli edifici pubblici avviato la scorsa settimana, che prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

Sono due le linee di azione ammesse dal provvedimento, che prevede un cofinanziamento da parte delle aziende sanitarie. La prima tipologia, spiega la Regione in una nota, consiste nella riduzione della domanda di energia degli edifici, con interventi come l’isolamento termico o l’installazione di sistemi bioclimatici e la revisione degli impianti esistenti. Con la seconda si provvede invece all’installazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, da destinare all’autoconsumo.

Toccherà ora all’assessorato alla Sanità definire gli edifici del patrimonio ospedaliero e sanitario da sottoporre al programma degli interventi di riqualificazione, anche sulla base della ricognizione sui consumi delle strutture delle aziende sanitarie effettuata negli anni scorsi da Ires Piemonte.

“Nei prossimi mesi definiremo un elenco preciso degli edifici su cui intervenire e faremo partire tutte le procedure - sottolinea l’assessore Saitta -. L’obiettivo che ci poniamo è quello di ridurre i consumi e di conseguenza ottenere dei risparmi, liberando ogni anno delle nuove risorse da impiegare stabilmente nella sanità piemontese”.

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