quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Sabato 09 LUGLIO 2011
Toscana. Al via nuovo progetto di gestione anziani non autosufficienti

Soluzioni di bassa soglia per i casi meno gravi, risposte intermedie tra ospedale e Rsa, assistenza domiciliare, ricovero in Rsa, non definitivo ma con una rivalutazione periodica. Sono queste le soluzioni approvate in Giunta relative al nuovo progetto di gestione del percorso anziani, messo a punto dalla Società della Salute di Firenze e dalla Asl 10.

Per gli anziani non autosufficienti e fragili la Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) non può e non deve essere l’unica risposta. Le soluzioni devono essere molteplici, e modulate sulle effettive necessità: soluzioni di bassa soglia per i casi meno gravi, risposte intermedie tra ospedale e Rsa, assistenza domiciliare, ricovero in Rsa non definitivo ma con una rivalutazione periodica. Queste le soluzioni prospettate dal progetto di revisione della gestione del percorso anziani messo a punto dalla Società della Salute di Firenze e dalla Asl 10, approvate di recente in Giunta.
“Nel corso degli anni, il sistema dell’offerta per gli anziani a Firenze si è radicato in particolare nella risposta Rsa, che in effetti in alcuni casi è l’unica attuabile – ha spiegato l’assessore alla Salute, Daniela Scaramuccia -.  Ma è necessario lavorare sull’appropriatezza, definendo un ventaglio di offerte, che devono essere considerate come un continuum di presa in carico”. “La Rsa non deve essere vista come destinazione finale - ha concluso - ma è necessaria una flessibilità di soluzioni a maggiore o minore impegno, in proporzione alla variazione del bisogno dell’anziano in quel momento”. L’obiettivo è dunque quello di dare risposte personalizzate, individuando la soluzione migliore per ciascun caso, e sollevando le famiglie da carichi e impegni spesso molto pesanti.

Attualmente a Firenze sono 360 le persone in lista di attesa per il ricovero in Rsa, e 1.300 per i contributi per assistenti domiciliari e assegni di cura. Il nuovo progetto prevede una riorganizzazione del sistema e una ridefinizione del mix dell’offerta. All’Unità di Valutazione Multidisciplinare il compito di valutare, e rivalutare periodicamente, i singoli casi, individuando di volta in volta la soluzione più appropriata: contributo badante, assistenza domiciliare, centri diurni, ricoveri temporanei di sollievo in Rsa, ricoveri intermedi, ricovero in Rsa. L’obiettivo è l’azzeramento delle liste di attesa.
Firenze è la città più “vecchia” in Toscana. Al primo gennaio 2010 la popolazione fiorentina era composta dal 25,7% di over 65, rispetto alla media regionale del 23,2%. L’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra le persone anziane e i giovani fino a 14 anni è pari al 218,3%, contro il 184,1% della Toscana e il 144% nazionale. Ancora più critico il livello di dipendenza, cioè il rapporto tra le persone inattive (sotto i 14 e sopra i 65 anni) e coloro che le dovrebbero sostenere economicamente (le persone tra 15 e 64 anni), che a Firenze ha raggiunto quasi il 60%, rispetto al 56% della Toscana e il 52% dell’Italia. Aumenta la proporzione anche degli over 80, che con più probabilità hanno bisogno di aiuto, sia da un punto di vista sanitario che sociale. A Firenze, ogni 100 residenti ci sono quasi 9 anziani con 80 anni o più (in Italia sono il 6%). Gli anziani soli, infine, sono 30.760 (un anziano su 3 vive da solo), con un conseguente aumento della rilevanza delle patologie croniche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA