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Giovedì 02 FEBBRAIO 2017
Nola. M5S denunciano: “Nuova rianimazione non operativa. Ennesima inaugurazione bluff di De Luca”

Il nuovo reparto era stato inaugurato  dal presidente della Giunta 3 giorni fa. “Ma non è ancora operativo. Tanto è vero che un paziente, giunto in arresto cardiaco, è stato trasferito in un altro nosocomio visto che nella vecchia rianimazione i sei posti letto disponibili erano occupati”, sostiene la consigliera Valeria Ciarambino.

“Ancora una volta tocca al Movimento 5 Stelle svelare i bluff del Presidente De Luca. Il nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale di Nola inaugurato in pompa magna da De Luca appena tre giorni fa, non è ancora operativo. Tanto è vero che un paziente, giunto in arresto cardiaco, è stato trasferito in un altro nosocomio visto che nella vecchia rianimazione i sei posti letto disponibili erano occupati e la nuova rianimazione scandalosamente è ancora un reparto fantasma”. La denuncia è del capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità.

“Il presidente De Luca è un professionista dei tagli di nastro - attacca Ciarambino - il nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale di Nola è sprovvisto di personale, in particolare non è stato avviato preventivamente il reclutamento degli infermieri, magari richiamandoli dai distretti dell'Asl dove ci risulta siano persino in esubero”. “La fabbrica delle menzogne del presidente De Luca funziona h24 - evidenzia il capogruppo - il nuovo reparto della rianimazione è inutilizzabile e i pazienti rischiano la vita”.

“E’ inconcepibile inaugurare nuovi reparti e non garantirne la funzionalità - sottolinea - bastava avviare un reclutamento preventivo degli infermieri dai vari distretti, rendere effettivamente operativa la nuova rianimazione e poi inaugurarla. Un governatore adeguato al proprio ruolo e che avesse veramente a cuore la salute dei campani avrebbe agito così. Invece a De Luca interessano solo le operazioni di facciata sulla pelle dei campani”.

“Continuiamo a sostenere che per rispondere alla domanda di assistenza sanitaria di 600mila abitanti non basti il pronto soccorso di Nola - conclude Ciarambino - e occorra riaprire il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Pollena Trocchia, come richiesto nella nostra mozione, che non è stata votata nell'ultimo Consiglio regionale perché la maggioranza ha fatto mancare il numero legale”.

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