quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 02 FEBBRAIO 2017
Costi e fabbisogni standard. Marche confermata Regioni “benchmark”. Ceriscioli: “Grazie ai lavoratori della sanità”

Insieme a Veneto e Umbria la Regione si conferma punto di riferimento e di confronto per la determinazione dei costi standard in sanità utili alla determinazione delle quote di riparto del fondo sanitario. È quanto deciso dalla Conferenza Stato Regioni

Come lo scorso anno saranno Marche, Umbria e Veneto le tre Regioni punto di riferimento e di confronto per la determinazione dei costi standard in sanità utili alla determinazione delle quote di riparto del fondo sanitario.
È quanto hanno deciso all’unanimità le Regioni al termine della Conferenza dei Presidenti. Un scelta poi confermata nell’Intesa raggiunta nella seduta della Conferenza Stato Regioni.
 
 Le Regioni in lizza erano anche la  Lombardia e l'Emilia-Romagna. Una selezione operata sulla base della valutazione della qualità dei servizi erogati e sulla appropriatezza ed efficienza necessari per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard. Tra i 19 indicatori presi in considerazione sono stati considerati il punteggio della griglia dei Livelli essenziali di assistenza, i risultati di esercizio valutati dal tavolo degli adempimenti relativi al 2013, la degenza media pre-operatoria, la spesa farmaceutica pro capite e il costo medio dei ricoveri.
 
“Grazie ai lavoratori della sanità che hanno permesso di raggiungere il risultato per il secondo anno consecutivo” ha dichiaratoil presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
 
“Non posso che ringraziare gli uomini e le donne che ogni giorno hanno lavorato e lavorano nella sanità marchigiana e che hanno permesso di raggiungere questo importante risultato per le Marche per il secondo anno consecutivo – ha detto Ceriscioli – sappiamo quanto ci sia ancora da fare per corrispondere alle esigenze e alle istanze dei cittadini, per questo il risultato raggiunto è uno stimolo a fare sempre meglio, consapevoli dei tanti sacrifici che sono ogni giorno chiamati a fare tutti coloro che operano in sanità soprattutto in un momento di grande difficoltà per la nostra comunità colpita dagli eventi sismici degli ultimi mesi e che hanno visto il sistema sanitario regionale in prima linea per sostenere le popolazioni”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA