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Lunedì 06 FEBBRAIO 2017
Conasfa: “Non scindere il binomio farmaco-farmacista”

“Scindere il binomio farmaco-farmacista, quale attuale garanzia per la tutela della salute del cittadino, andrebbe a solo vantaggio dell'industria farmaceutica desiderosa di ampliare i fatturati dell'otc e costituirebbe un imperdonabile colpo di spugna al diffuso fenomeno dell'abusivismo professionale in farmacia”.

La Federazione Nazionale Associazioni Farmacisti Non Titolari (Conasfa) dissente sulla proposta di Federfarma di poter vendere specifici farmaci da banco di uso comune, anche al di fuori delle farmacie, e senza la presenza obbligatoria di un farmacista.
 
“Scindere il binomio farmaco-farmacista, quale attuale garanzia per la tutela della salute del cittadino – si legge in una nota -  andrebbe a solo vantaggio dell'industria farmaceutica desiderosa di ampliare i fatturati dell'otc e costituirebbe un imperdonabile colpo di spugna al diffuso fenomeno dell'abusivismo professionale in farmacia”.
 
“Così facendo – prosegue Conasfa - si metterebbero a repentaglio migliaia di posti di lavoro per i farmacisti collaboratori, in un momento già molto critico dal punto di vista occupazionale”.
 
I farmacisti non titolari ritengono infatti “che gli attuali negozi di vicinato o parafarmacie non debbano essere eliminate, fermo restando che le stesse non devono comunque essere trasformate in farmacie”.
 
“A nostro avviso al momento le priorità del nostro settore sono costituite dallo sblocco delle assegnazioni delle sedi farmaceutiche del Concorso Straordinario, e il rinnovo del CCNL per i dipendenti di farmacia privata con il riconoscimento della valenza sanitaria della professione del farmacista”, conclude Conasfa.

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