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Lunedì 13 FEBBRAIO 2017
Epilessia. Gallera: “Patologia da non nascondere, rilanceremo Epinetwork”

L’assessore in occasione della Giornata Mondiale dell’Epilessia che si celebra oggi. Epinetwork è la Rete dei Centri per l’Epilessia della Regione Lombardi creata nel 2007. “Vogliamo che fra le nostre strutture ospedaliere e territoriali vengano definiti percorsi integrati affinché i malati possano ricevere cure di massima qualità, omogenee ed efficaci”.

“L’epilessia non è una patologia che va tenuta nascosta, da cui rifuggire o avere paura. Questo, insieme al rilancio delle Rete regionale Epinetwork, il messaggio che, oggi, nella Giornata internazionale ad essa dedicata, Regione vuole trasmettere a tutti i cittadini lombardi”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso della conferenza stampa dopo Giunta, a Palazzo Lombardia, in occasione della ‘Giornata internazionale per l’epilessia’, alla quale erano presenti anche il direttore del Centro regionale per l’epilessia dell’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano Antonino Romeo e la coordinatrice regionale della Lega italiana contro l’epilessia (Lice), Monica Lodi.

“In Italia - ha spiegato l’assessore - l’epilessia colpisce 500.000 persone, soprattutto bambini, sono circa 32.000 i nuovi casi che si registrano all’anno e 90.000 sono i pazienti assistiti dal sistema sanitario lombardo”.

“Da oggi - ha proseguito l’assessore -, in virtù’ anche dell’attuazione della legge di evoluzione del nostro sistema socio sanitario, che ha come fulcro la presa in carico dei pazienti, rilanciamo Epinetwork, la Rete dei Centri per l’Epilessia della Regione Lombardia, creata nel 2007. Si tratta di un modello organizzativo regionale di assistenza sanitaria, offerto secondo la logica di ‘rete per patologia’ con l’obiettivo di potenziare proprio lo scambio funzionale dei Centri per l’epilessia e di promuovere iniziative volte all’educazione della popolazione e all’aggiornamento degli operatori”.

“Vogliamo – ha detto Gallera - che fra le nostre strutture ospedaliere e territoriali vengano definiti percorsi integrati affinché i malati possano ricevere cure di massima qualità, omogenee ed efficaci”.

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