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Martedì 14 FEBBRAIO 2017
Al San Luigi Gonzaga di Orbassano risultati positivi per i percorsi abbreviati post acuzie

Il nuovo modello di percorso sviluppato al San Luigi, a parità di risultati clinico-riabilitativi rispetto al percorso tradizionale, ha permesso una riduzione “significativa” dei tempi di permanenza in degenza per acuti e in riabilitazione, con una ripresa più precoce delle normali attività quotidiane da parte dei pazienti e un decremento dei costi.

Nel 2016 presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga è stato istituito un nuovo percorso riabilitativo per pazienti operati di protesi di anca in elezione, finalizzato a migliorare i tempi di recupero e abbreviare i tempi di permanenza in ospedale. “L'innovazione tecnologica e clinica nell’ambito della tecnica anestesiologica e della chirurgia ortopedica – spiega l’Aou in una nota - consente oggi un nuovo approccio riabilitativo, per garantire un precoce recupero funzionale della persona e della sua autonomia in contesti riabilitativi anche diversi dal ricovero ospedaliero.  Tuttavia, la consuetudine fa si che la maggior parte dei pazienti sottoposti ad intervento di protesi d'anca venga inviata in strutture riabilitative di ricovero in tempi anche superiori ai quindici giorni di degenza”.
 
Il nuovo modello di percorso sviluppato presso il San Luigi  prevede che i pazienti e i loro famigliari partecipino nel periodo precedente il ricovero ad una riunione preparatoria nella quale gli operatori illustrano le diverse fasi del processo di cura (anestesia, intervento e riabilitazione) e condividono con i pazienti il percorso più idoneo rispetto alle condizioni generali, le comorbilità, l'età, e i fattori ambientali.

Il progetto impegna una squadra di professionisti in campo anestesiologico, ortopedico e riabilitativo che condividono finalità e metodo di lavoro: informazione ai pazienti, raccolta dei dati a fini della verifica degli esiti e statistici, minimizzazione degli effetti degli interventi anestesiologici  e chirurgici,  precocità e intensità del progetto riabilitativo, domiciliazione precoce. In alternativa alla riabilitazione in regime di ricovero, viene reso disponibile il DH riabilitativo per pazienti selezionati..

In particolare i  pazienti che hanno seguito il percorso abbreviato nel 2016 sono stati visitati a 1 e a 6 mesi dall’intervento per verificare l'andamento del recupero funzionale. “I risultati clinico- riabilitativi sono stati sovrapponibili in termini di esito, mentre i tempi di permanenza in degenza per acuti e in riabilitazione si sono significativamente ridotti:  5 giornate in Ortopedia e 8 giornate in Riabilitazione a fronte delle 8 - 9  giornate in Ortopedia e 15 - 21 giornate in Riabilitazione del percorso tradizionale, con una ripresa più precoce delle normali attività quotidiane da parte dei pazienti e decremento dei costi”, riferisce l’Aou.

I pazienti che hanno seguito il percorso abbreviato hanno dimostrato anche “un ottimo livello di gradimento”, “a conferma ancora una volta che la corretta informazione e la condivisione dei percorsi sono requisiti fondamentali per il miglioramento della qualità delle cure erogate”, conclude l’azienda. 

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