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Venerdì 17 FEBBRAIO 2017
Pubblicità sanitaria. Renzo (Cao): “No a messaggi fuorvianti e informazioni false”

E il Consiglio Nazionale della Fnomceo ha approvato all’unanimità una mozione che appoggia una petizione al Presidente della Repubblica e al ministro Lorenzin lanciata sul sito change.org per bloccare pagine di pubblicità ingannevoli sui quotidiani e tv, e cartelloni pubblicitari che invitano a cure quasi gratis

“Non possiamo tollerare, come Professione e come Ordine, che le città, gli studi, gli spazi reali e virtuali, siano tappezzati da messaggi fuorvianti e informazioni false”.
 
È quanto ha affermato oggi il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale, Giuseppe Renzo, al Consiglio Nazionale Fnomceo che ha approvato oggi all’unanimità una mozione per appoggiare la petizione lanciata sul sito change.org, che ad oggi conta più di 6.500 firme non solo di odontoiatri e altri professionisti ma anche di cittadini per dire basta a pagine di pubblicità ingannevoli sui quotidiani e tv, e cartelloni pubblicitari che invitano a cure quasi gratis.
 
“In questo percorso di tutela per i cittadini – ha denunciato Renzo –  dobbiamo però ogni giorno scontrarci con una visione commerciale imposta dall’Antitrust che non prevede controlli a monte, né rispetto al format, né sul tipo di pubblicità proposta e neppure sulla correttezza del messaggio. Noi possiamo intervenire solo a posteriori, dopo che questi messaggi sono stati diffusi, con possibili conseguenze anche gravi per gli utenti. Ci sentiamo inermi ed esautorati del nostro preciso ruolo di tutori istituzionali del diritto alla salute delle persone”.
 
È inaccettabile, ha poi aggiunto Renzo “che si parli di libera concorrenza al ribasso quando al centro della questione non c’è un prodotto, ma un diritto inviolabile: quello alla salute. Inaccettabile quindi la scriteriata comparazione di prezzi che induce molti cittadini a credere nel così detto turismo odontoiatrico, in assurde offerte di servizi a costi illusori, senza che venga ribadito in modo chiaro che sicurezza, qualità e responsabilità della cura non sono semplici voci di un prezzario”.
 
 
“Come Ordine e come Professione – ha concluso Renzo –  dobbiamo impegnarci affinché vengano fornite regole certe non per eliminare la pubblicità, ma per renderla onesta, veritiera, trasparente, a garanzia della salute di tutti”.

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