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Mercoledì 13 LUGLIO 2011
Ecm. Al via le attività di verifica del Comitato di Garanzia

Al via i controlli per garantire che i professionisti sanitari frequentino corsi di formazione Ecm non legati ad interessi commerciali. A svolgere il monitoraggio sarà il Comitato per l’indipendenza della formazione continua dal sistema di sponsorizzazione e l’Osservatorio Nazionale per la qualità della formazione, come previsto dall’accordo Stato-Regioni del 2009 sul nuovo sistema Ecm.

Prendono il via le attività di monitoraggio e verifica del Comitato di Garanzia per l’indipendenza della formazione dal sistema di sponsorizzazione e dell’Osservatorio Nazionale per la qualità della formazione, l’organo istituito con l’Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 per garantire l’indipendenza della formazione continua dagli interessi commerciali.
L’Accordo, in particolare, stabilisce che per i professionisti che svolgono anche attività commerciale (ad esempio i farmacisti che esercitano in farmacie aperte al pubblico), non sono accreditabili, ai fini Ecm, corsi di marketing ovvero corsi che abbiano quali contenuti comuni nozioni in materia fiscale o in ambiti propri dell’attività commerciale senza collegamenti ad aree attinenti alla specifica competenza sanitaria.

Il Comitato, nominato dal presidente della Commissione nazionale Ecm, è composto da cinque membri, individuati tra i componenti della Commissione nazionale stessa, su indicazione del Comitato di Presidenza.
 
I compiti del Comitato di Garanzia
a) monitoraggio piani formativi e dei singoli eventi formativi;
b) vigilanza della corretta applicazione del regolamento dei provider per l’erogazione di formazione continua al quale deve attenersi il provider accreditato in via provvisoria;
c) controllo dei report definiti dal Comitato di Garanzia e prodotti dal provider a margine dell’erogazione di formazione continua;
d) verifica della corretta applicazione delle indicazioni riportate nell’autorizzazione rilasciata dall’Aifa;
e) istruttoria dei procedimenti di contestazione nei confronti dei provider per riscontrate attività non conformi al regolamento e delle relative proposte sanzionatorie da sottoporre al Comitato di presidenza per l’approvazione da parte della Commissione nazionale.

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