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Martedì 21 FEBBRAIO 2017
Osteopatia e parto. Sigo: “Utilizzo è integrativo, no a figura stabile”

Così il vicepresidente nazionale della Società italiana di Ginecologia e Ostetricia a proposito di quanto andato in onda nelle scorse settimane alla trasmissione pomeridiana della Rai 'Detto fatto', dove un osteopata spiegava i movimenti della ginnastica pre-parto. "L'osteopatia può essere vista come integrativa in un sistema di collaborazione multidisciplinare che ha al centro il paziente e attorno altre figure guidate dal ginecologo".

L'utilizzo dell'osteopatia "è integrativo" e non è corretto farne "una figura stabile nel nostro contesto di assistenza". A spiegarlo è Vito Trojano, del dipartimento Donna Mater Dei Hospital di Bari e vicepresidente nazionale della Sigo, la Società italiana di Ginecologia e Ostetricia.
 
Nelle scorse settimane alla trasmissione pomeridiana della Rai 'Detto fatto' proprio un osteopata ha spiegato i movimenti della ginnastica pre-parto. L'ostepatia "può sussistere solo in funzione di determinate situazioni individuate dal medico. Posso comprenderla di fronte a situazioni di lombalgie, o di rigidità legate alla colonna vertebrale, o alla cefalea, il tutto legato magari alla modificazione di postura che la gravidanza porta, soprattutto verso la fine del terzo trimestre".
 
In questo, dice Trojano "l'osteopatia può essere vista come integrativa in un sistema di collaborazione multidisciplinare che ha al centro il paziente e attorno altre figure guidate dal ginecologo. Quindi, solo per situazioni particolari". Ma farne una metodologia stabile nel contesto del sistema di assistenza alla gravidanza e al parto "non lo reputo corretto". Questo comunque come per altre figure, sottolinea in conclusione Trojano, "ad esempio quella dell'ematologo o del diabetologo. Quindi solo in casi di necessità".

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