quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 22 FEBBRAIO 2017
Umberto I. Cimo presenta esposto su affidamento incarichi

Il sindacato denuncia il mancato rispetto delle “normali procedure per le nomine” e la “preoccupazione, crescente, per il modus operandi non trasparente” dell’amministrazione del Policlinico. “Ora chiediamo alla Procura Generale della Corte dei Conti di Roma e alla Procura della Repubblica che si faccia chiarezza, nell’interesse dei cittadini”.

“La pazienza è finita, da oltre due anni invitiamo l’amministrazione del Policlinico Umberto I di Roma a procedere nel rispetto delle norme, ora CimoLazio passa all’azione: abbiamo inoltrato un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti di Roma e alla Procura della Repubblica perché sia fatta finalmente chiarezza su come vengono affidati gli incarichi ai vertici dell’ospedale romano”. Ad annunciare l’iniziativa il Segretario Regionale Vicario Cimo Lazio, Renato Andrich.

“Viste le ripetute richieste d’incontro da parte del sindacato per comprendere la gestione aziendale, le sollecitazioni al Direttore generale a rispettare le normali procedure per le nomine, e la preoccupazione, crescente, per il modus operandi non trasparente, si è ritenuto di comunicare il tutto agli organi giudiziari”, spiega Andrich. “L’autoreferenzialità dell’amministrazione del Policlinico nell’affidare gli incarichi ai vertici è stata tale – prosegue – che sono state addirittura disattese legittime ed esplicite indicazioni anche del Rettorato. Inoltre, a nulla sono valse le numerose eccezioni rappresentate da Cimo Lazio fin dal settembre 2014, così come i pareri in materia d’incarichi espressi da parte della Regione Lazio”.
 
“Trattandosi della salute e della responsabilità massima delle cure ai cittadini
– conclude il Segretario Regionale Vicario Cimo Lazio - nell’interesse dei dirigenti medici e soprattutto di quello dei pazienti, chiediamo che vengano effettuati i dovuti controlli al fine di accertare le eventuali responsabilità dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, e così procedere contro chiunque sarà riconosciuto responsabile degli illeciti eventualmente ravvisabili”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA