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Martedì 28 FEBBRAIO 2017
Medico aggredito in Puglia, Smi: “Serve una legge nazionale per la sicurezza dei sanitari”

Pina Onotri del Sindacato Medici Italiani si appella ai ministri Lorenzin e Minniti: chiede che lo Stato intervenga con una legge contro le violenze negli ospedali. Dopo il caso pugliese, i medici appaiono sempre più come una categoria a rischio.

"Non possiamo aspettare che ci scappi il morto, sarebbe gravissimo rimanere inerti di fronte a questa situazione”. Dure le parole  di Pina Onotri del Sindacato Medici Italiani, dopo l'ennesima aggressione ai danni di una guardia medica a Statte, in provincia di Taranto.
 
La sua denuncia è forte e fa appello ai ministri della Salute e dell'Interno Lorenzin e Minniti: “Serve un tavolo urgente, una vertenza nazionale per la messa in sicurezza, in tutta Italia, dei medici che operano nel SSN, in particolare in quei servizi più volte colpiti da questi fenomeni: 118, Guardia Medica, Pronto Soccorso, Sert".
 
"Sicilia e Puglia in particolare - ha aggiunto il segretario Smi - sono due regioni teatro, in questi ultimi mesi, di violenze ai medici, ma poco, o nulla, si è fatto per scongiurare il dilagare dell'impunità che porta a considerare gli ambulatori come terre di nessuno e i professionisti del SSN come vittime sacrificali di ogni abuso. Ora basta! Lo diciamo anche ai governatori Emiliano e Crocetta: ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Intervenite con urgenza".
Pina Onotri mostrando la sua solidarietà e vicinanza alla collega vittima di una violenza che ha definito inaccettabile, sottolinea che il sindacato “non lascerà mai soli i medici minacciati o aggrediti".
 
 

 

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