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Martedì 14 MARZO 2017
Ospedale Maggiore di Novara. Due gravidanze al Centro Pma di secondo livello

Il Centro è stato aperto a metà ottobre alla sede di Galliate dell’azienda ospedaliero-universitaria. E’ diretto dal prof. Nicola Surico. Le due gravidanze singole hanno superato le 12 settimane di gestazione. “Siamo in attesa dell’evoluzione positiva di altri trattamenti in corso”, spiegano dal Centro.

Sono due le gravidanze singole ormai evolutive che hanno superato le 12 settimane di gestazione ottenute da procedure di secondo livello al Centro di procreazione assistita aperto a metà ottobre alla sede di Galliate dell’azienda ospedaliero-universitaria e diretto dal prof. Nicola Surico. “Siamo in attesa – spiegano al Centro – dell’evoluzione positiva di altri trattamenti in corso”.

Il Centro ha permesso di offrire un nuovo punto di riferimento per le coppie infertili del Novarese, di tutto il Piemonte orientale e anche per coppie già afferite in altri centri, soprattutto lombardi. “E’ stato rilevato un incremento notevole delle richieste di prima consulenza per infertilità e anche il ritorno di pazienti già note al Centro (quando attuava tecniche di primo livello) destinate alla procreazione assistita di secondo livello che si erano rivolte ad altre strutture a causa, in passato, dell’assenza di questo servizio presso la sede di Galliate”, spiega una nota diffusa dall’Ospedale Maggiore di Novara.

Obiettivo del Centro è quello di garantire un’assistenza a 360 gradi riguardo la diagnosi e la terapia dell’infertilità, istruendo anche le coppie non ancora candidabili alla procreazione assistita alla cura e alla preservazione della propria fertilità. “Un altro obiettivo che è stato raggiunto è stato quello di azzerare o comunque ridurre la lista d’attesa sia per la diagnosi che per le procedure da effettuare in modo da garantire un servizio veloce ed efficace in pazienti dove l’età della donna risulta essere una delle maggiori concause di sterilità”.

La finalità del Centro è una gestione “personale” della coppia, che parte dalla prima consulenza e il trattamento prescelto non è standardizzato ma i dosaggi terapeutici vengono decisi sulla base dei vari fattori che contraddistinguono la paziente. “La presenza quotidiana del personale medico e infermieristico/ostetrico dedicato ed esclusivo garantisce una continuità assistenziale fondamentale nel campo della procreazione assistita, Inoltre la figura professionale del biologo presente in laboratorio giornalmente garantisce l’osservazione continua dei gameti e degli zigoti/embrioni ottenuti. Il lavoro di equipe tra ginecologi e biologo permette di poter scegliere il meglio per la paziente sia per il ciclo di procreazione in corso sia per i futuri cicli in caso di fallimento”, spiega la nota. “Il personale infermieristico e para-infermieristico permette un’assistenza completa della coppia sia durante i colloqui di diagnosi e controllo esami sia durante il ricovero e una assistenza telefonica giornaliera dalle ore 7,30/8 alle ore 15,30/16”.

“I risultati ottenuti – confermano al Centro – ci stimolano sempre di più a migliorare le tecniche, la gestione e il trattamento personalizzato dei pazienti che accedono al nostro servizio”.

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