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Lunedì 27 MARZO 2017
Influenza. “In calo ma non finita in Veneto”. Il punto della Regione

Nell’ultima settimana l’influenza ha lasciato a letto 5.774 persone, 377.000 dall’inizio della stagione influenzale. Coletto: “Il sistema sanitario ha fatto un buon lavoro, sia nella fase della prevenzione con la campagna vaccinale, sia in quella di cura delle persone malate”. I dati regionali

Al 19 marzo scorso, data dell’ultima rilevazione, l’influenza stagionale in Veneto è risultata avviata alla sua fine, ma non finita. Nella settimana dal 13 al 19 marzo, altri 5.774 persone sono state colpite dal virus, per un totale, da inizio epidemia, di 377 mila veneti messi a letto. Il tasso d’incidenza è sceso ad un modesto 11,7 casi per diecimila abitanti; la fascia d’età più colpita è stata, in questo periodo finale, quella tra 15 e 64 anni. I decessi correlabili all’influenza sono stati otto, ai quali aggiungerne altri nove legati a polmoniti.

Lo rivela l’ultimo Rapporto Epidemiologico elaborato dalla Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, diffuso dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto.

“Il sistema sanitario – afferma Coletto nella nota in cui si illustrano i dati – ha fatto un buon lavoro, sia nella fase della prevenzione con la campagna vaccinale, sia in quella di cura delle persone malate, con gli ospedali e la medicina territoriale che hanno risposto con efficienza alle necessità, in alcuni periodi molto elevate. Abbiamo rilevato 100 casi di complicanze – rivela l’Assessore – dei quali 54 classificati come forme gravi, con 24 ricoveri in terapia intensiva e un trattamento Ecmo per l’ossigenazione extracorporea del sangue”.

Il picco risulta essere stato raggiunto nella fine di gennaio, in anticipo rispetto alle tempistiche dell’ultima stagione.

Nelle ultime settimane, in tutte le fasce d’età è stato rilevato un consistente calo dell’incidenza. Osservando i tassi d’incidenza per classi d’età, per la fascia dei bambini (0-4 anni) in queste ulme settimane si è registrato un continuo e consistente calo, arrivando a 2,5 bambini ogni 10.000 (a livello nazionale tale tasso è superiore e si assesta a 45,4). La seconda fascia pediatrica (5-14 anni) ha registrato un tasso di nofifica dimezzato rispetto a quello della settimana precedente con 7,8 casi ogni 10.000. Le classi di età centrali sono state soggette ad un decremento più contenuto negli ultimi sette giorni, con un  calo complessivo (15-64 anni) a 16,2 casi ogni 10.000. La fascia degli anziani (65+) registra anch'essa un lieve calo arrivando ad un tasso d’incidenza di 5,7 casi ogni 10.000 abitanti.

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