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Martedì 28 MARZO 2017
La Fondazione The Bridge, un ponte verso l’Europa per una nuova alleanza per la salute

A un anno dalla sua costituzione e a pochi mesi dal suo riconoscimento, il gruppo è più attivo che mai: entro la fine dell’anno aprirà l’Officina della Salute a Milano e per il 2018 punta a diventare fondazione europea. Gli obiettivi illustrati ieri sera a Milano dalla presidente Rosaria Iardino.

“Entro il 2017 realizzeremo a Milano la casa della fondazione, un luogo che chiameremo Officina della Salute e che servirà per fare il punto su quello che non va. L’obiettivo 2018 è invece il riconoscimento europeo”. Le parole di Rosaria Iardino sono il manifesto della Fondazione The Bridge, di cui Quotidiano Sanità è media partner, che si è costituita appena un anno fa e ha ben chiaro il percorso da seguire.
 
Nata per riunire gli stakeholder della salute e permettere loro di confrontarsi e portare avanti iniziative concrete, in questi primi mesi la Fondazione si è impegnata anche nella prevenzione e nella ricerca, con un’attenzione particolare all’epatite e all’Hiv, oltre che in ambito farmacologico, promuovendo una serie di consensus conference in diverse città italiane sul ruolo dei biosimilari nel nostro Paese. Fin dal nome il gruppo mira a essere un ponte tra le esigenze dei pazienti e tutti gli operatori, pubblici e privati, che si muovono all’interno della sanità nazionale e regionale. Come spiega bene la Mission ufficiale della Fondazione, che recita: “Utilizzare con trasparenza ed efficacia le risorse raccolte per sviluppare progetti di intervento in ambito sociale e sanitario, supportando le esigenze dei pazienti, sviluppando progetti di prevenzione, promuovendo ricerca scientifica e sociale, supportando le strutture sanitarie con risorse professionali aggiuntive, offrendo consulenza ai decisori sanitari, promuovendo politiche sanitarie sostenibili e universaliste”.

 
“In questi primi mesi siamo riusciti a mettere insieme tanti professionisti della salute: pazienti, medici, professori, ma anche decisori regionali, operatori, infermieri – ha aggiunto Rosaria Iardino, presidente della Fondazione, in occasione della serata di presentazione a Milano – Abbiamo creato un contenitore e li abbiamo invitati a ragionare insieme”. Superata la perplessità iniziale, a pochi mesi da quando la Fondazione è operativa il bilancio è positivo: “A distanza di meno di un anno da quando è stata riconosciuta la Fondazione, possiamo dire di essere in overbooking per quanto riguarda i progetti e le proposte, ma anche sul versante dei finanziamenti – ha continuato Iardino – Quello che ancora stiamo costruendo è una relazione solida con le istituzioni perché questo contenitore possa essere un’opportunità per tutti, portando avanti un interesse collettivo dove al centro ci sia veramente il cittadino e il servizio sanitario, che per noi è universale”.

“Non sempre è possibile riunire i diversi interlocutori della salute in sedi riconoscibili – ha commentato Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio Regionale lombardo, presente all’evento di Milano – Questo diventa un’opportunità anche per i referenti istituzionali”.  In questo momento la Fondazione è molto attiva a Milano e Roma, ma ha realizzato alcune iniziative anche in altre Regioni. Per il 2018 punta a diventare una fondazione europea: “Già facciamo ragionamenti sovranazionali, ma se riuscissimo ad accreditarci avremo anche il riconoscimento europeo”, ha concluso Iardino. 

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