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Venerdì 07 APRILE 2017
Bimbi autistici hanno difficoltà a leggere le espressioni facciali

La “lettura” delle espressioni facciali, nei bambini autistici, può risultare difficile o alterata. Tuttavia la percezione dei sentimenti non sembra variare rispetto a quella dei bambini senza questo disturbo. È quanto emerge da uno studio britannico.

(Reuters Health) – I bimbi autistici hanno più difficoltà a leggere le emozioni sui volti delle persone rispetto agli altri bambini e possono anche interpretare erroneamente i sentimenti, che tuttavia percepiscono in un modo abbastanza simile ai giovani non autistici. È quanto emerge da uno studio britannico pubblicato dal Journal of Autism and Developmental Disorders.
 
“Abbiamo riscontrato che, in media, i bambini autistici sono un pochino meno precisi nel riconoscere tutte le espressioni, non solo le più sottili”, dice Sarah Griffiths, dell’Autism Research Center presso l’Università di Cambridge, autrice principale dello studio.”I tipi di errori commessi dai bimbi con autismo, come confondere un’espressione di paura e di sorpresa, sono gli stessi che fanno i bambini nella fase dello sviluppo – aggiunge Griffiths – Quindi, non solo i piccoli con autismo interpretano le emozioni in maniera totalmente diversa, ma hanno più probabilità di commettere comuni errori di interpretazione”.
 
Lo studio
Il team di ricerca ha somministrato un test online di riconoscimento delle emozioni a 63 bambini e adolescenti con autismo e a 64 controlli. I partecipanti hanno assistito a espressioni facciali gioiose, tristi, sorprese, disgustate, impaurite e arrabbiate. Alcuni volti presentavano emozioni di un’esagerata “alta intensità”, mentre altre avevano sfumature sottili “a bassa intensità”, pensate per essere più difficili da interpretare. I partecipanti avevano circa 11 anni. La maggior parte dei bambini del gruppo autistico erano maschi.Il team di ricerca si aspettava di trovare una differenza meno marcata tra i gruppi nel riconoscimento delle emozioni ad alta intensità. Invece è stata osservata una maggior differenza nella gamma delle emozioni più intense, probabilmente perché i bimbi di entrambi i gruppi commettevano errori simili nel riconoscere quelle più sottili. Ciò ha reso più difficile per i ricercatori rilevare differenze chiare tra i soggetti con e senza autismo.
 

Fonte: Journal of Autism and Developmental Disorders

Lisa Rapaport

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

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